Milan, Torres è pronto per il derby: “Vamos a gañar”

La tensione sale sempre più nel mondo calcistico milanese: domenica sera si giocherà Milan-Inter, il derby più celebrato d’Italia, che quest’anno però vede le sue contendenti prive degli storici valori, in campo e in classifica.

Torres
Fernando Torres (Fonte: The Sport Review)

Nell’attesa di domenica, La Gazzetta dello Sport ha intervistato uno dei protagonisti dello scontro: l’attaccante del Milan Fernando Torres, chiamato coi suoi compagni a difendere le sorti rossonere e di Pippo Inzaghi. “Questo derby mi emoziona molto. Vincerlo è stata la prima cosa che mi hanno chiesto i tifosi in aeroporto ad agosto”, esordisce così, Torres, rimarcando la componente sentimentale, più che agonistica, della sfida: “Il derby è passione, per chi gioca e per chi assiste. Sono partite che durano sei mesi, dappertutto. Si preparano da sole”.

Torres, fin’ora, ha lasciato quasi del tutto a bocca asciutta i tifosi del Milan, salvo che per il gol segnato a Empoli: “Se una partita finisce senza gol ma hai creato cinque occasioni, è un buon segno. Solo che in alcune partite abbiamo creato meno di quanto potremmo fare. Questo sì che è un problema. Comunque ora tocca a noi attaccanti, non può sempre segnare Honda… Il Milan mi ha preso
per fare gol, e farne più di tutti è il mio lavoro. Altrimenti al mio posto viene un altro. Comunque il gol non è un’ossessione: se vedo un compagno messo meglio, gliela passerò sempre”.

Secondo alcuni lei sente troppa pressione per poter dare il massimo: “Ognuno è libero di dare il proprio giudizio, ma vorrei chiarire una cosa: io sono sempre stato un giocatore che dipende strettamente dalla squadra. Se la squadra funziona, funziono anch’io. Nessuno nel calcio di oggi può fare il trascinatore da solo. Semplicemente, occorre tempo per tutte le cose”.

Certo, però, che storia del Milan mal si adatta al concetto di attesa: “Il calcio viaggia a cicli, come insegna la nazionale spagnola. Ne arriverà uno peggiore per l’Atletico e migliore per il Milan. Il grande Milan tornerà perché i grandi giocatori vogliono le grandi squadre e le grandi squadre sono quelle con una grande storia”.

Com’è il suo rapporto con Silvio Berlusconi? “Il presidente è incredibile. Adora parlare di calcio. Ci dà molti consigli, ci dice come vede le cose in campo. A noi attaccanti, per esempio, dà indicazioni sui movimenti quando hanno palla i centrocampisti. Per me è una novità assoluta, non avevo mai avuto un presidente così interessato a quanto avviene in campo”.

E con Pippo Inzaghi? “Ci riempie di consigli. Per ora batte molto sul concetto di gruppo. Con me insiste sulla posizione e mi raccomanda di non preoccuparmi: “Hai sempre fatto gol, li farai anche qui””.

Ai tifosi che le chiedevano di vincere il derby in aeroporto, cos’ha risposto? “Claro, vamos a gañar”.

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