Napoli-Palermo 1-0: ennesima vittoria al cardiopalma per gli azzurri

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Il derby del Sud non è solo la sfida fra Napoli e Palermo. Quest’anno, a confrontarsi al San Paolo, sono anche gli esponenti di una nuova generazione di fenomeni, per buona parte sudamericana, che da qualche tempo a questa parte sta avvincendo il calcio d’Europa e del mondo. Napoli-Palermo, però, è intriso anche di un significato molto più concreto: la chiave d’accesso alla speranza Champions League.
In uno stadio gremito in quel di Fuorigrotta, sono prevalentemente i padroni di casa a dare spettacolo: archiviata la batosta di Udine, gli uomini di Mazzarri sembrano molto lucidi e costruiscono gioco con relativa scioltezza; i rosanero, scesi in campo con uno schieramento del tutto nuovo, tra l’altro speculare a quello degli avversari, faticano invece inizialmente ad entrare in partita e sono costretti a subire più volte le sortite offensive azzurre.
E’ un Lavezzi molto disinvolto a fare da mattatore fra centrocampo e attacco, ma le proiezioni del Napoli sono destinate a trovare poca fortuna: da fuori Maggio e lo stesso Lavezzi si fanno respingere da Sirigu, mentre più tardi la punizione del Pocho, scaturita da un’intervento da cartellino arancione da parte di Goian su Cavani, crea solo scompiglio in area.
E’ sostanzialmente il Napoli a viaggiare bene nel primo tempo, con il Palermo, le cui ali nazionali Cassani e Balzaretti sono ben tarpate da Maggio e Grava, che racimola una sola conclusione con Miccoli, di poco fuori.
Nella ripresa il match non tradisce le aspettative e le due squadre alzano i ritmi: Ilicic prova a beffare inzialmente De Sanctis, ma non si fa attendere la risposta di Cavani che prova il tiro al volo un minuto più tardi. Il pallino del gioco sembra essere ancora appannaggio del Napoli, ma la porta di uno strepitoso Sirigu appare sempre inviolabile.
Ben presto però lo show dovrà fare a meno di due delle stelle più rappresentative della serata: Lavezzi, tra l’altro ad un passo dalla rete, subisce una distorsione alla caviglia, mentre Miccoli viene toccato duro da Grava, poi ammonito (salterà il Genoa). L’andamento della partita non trova ad ogni buon conto grandi sconvolgimenti: nonostante gli attriti sul campo comincino ad acuirsi, gli azzurri, sfavoriti anche da qualche defezione arbitrale, sono sempre più offensivi (specie grazie a Cavani, sontuoso anche nei panni di difensore) e solo in un paio d’occasioni concedono qualche spazio ad un Pastore che viene comunque puntualmente chiuso.
Data la manifesta superiorità sul terreno di gioco, Mazzarri vuole provare a portare a casa il risultato pieno e per questo getta nella mischia anche Yebda, nonchè Vitale per un Dossena affaticato; è proprio il franco-algerino a scaldare le mani a Sirigu dopo qualche minuto, con il portiere di Nuoro che si supera ancora una volta. Più tardi, invece, è Maggio a divorarsi il goal partita venendo tradito all’ultimo da un rimbalzo della sfera sotto porta.
Insomma, sebbene le forze in campo non sembrino proprio equivalersi, l’incontro appare destinato ad un mesto pareggio, sicuramente a favore degli ospiti. Sfruttando ogni minima occasione, però, il Napoli si ritrova all’ultimo dei 4 minuti di recupero a poter tentare un assalto finale grazie all’ottima intesa fra Hamsik e Cavani: il centrocampista pesca infatti alla perfezione il Matador, il quale involatosi sulla sinistra, fa uscire a vuoto Sirigu servendo tranquillamente Christian Maggio che, giungendo dalle retrovie, colpisce in scivolata il pallone, a porta vuota, a tempo praticamente scaduto. E’ goal. E il Napoli vince meritatamente la partita.
Non ci sono condizioni migliori per sentire il boato del San Paolo. Come accadde contro il Cagliari, in trasferta, gli azzurri espugnano la corazza avversaria all’ultimo secondo di gioco, guadagnando tre punti fondamentali per una scalata indirizzata, ormai è innegabile, verso la zona Champions.
Il Napoli rimane così ancorato al terzo posto in classifica, riagganciando la Juventus, anch’essa a quota 27. Solo amaro in bocca invece per il Palermo, che dopo tre vittorie consecutive manca l’occasione per il sorpasso. D’altronde le artiglierie del San Paolo, nel giorno del 51° compleanno della casa di Maradona e dei napoletani, erano insormontabili.

Napoli-Palermo 1-0
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Grava 7, Cannavaro 6+, Aronica 6+; Maggio 7+, Gargano 6,5, Pazienza 6 (33’st Yebda 6+), Dossena 6 (39’st Vitale s.v.); Hamsik 6, Lavezzi 6,5 (27’st Dumitru 6); Cavani 7,5. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Cribari, Zuniga, Vitale. All.: Mazzarri
Palermo (3-4-2-1): Sirigu 7-; Munoz 6+, Goian 6, Bovo 6+, Cassani 6–, Migliaccio 5, Nocerino 5, Balzaretti 5,5; Ilicic 5,5 (48’st Pinilla s.v.), Pastore 6-; Miccoli 6 (20’st Maccarone 6-). A disposizione: Benussi, Garcia, Kasami, Rigoni, Liverani. All. Rossi.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
Marcatori: 50’st Maggio
Ammoniti: Grava, Aronica (N), Goian, Cassani (P)
Note: Grava (N) e Cassani (P) salteranno la prossima gara con le rispettive squadre per diffida

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy