Nel segno di Insigne: Napoli Torino 2-1

Il momento è propizio per sfatare un tabù.

Fonte immagine: Danilo Rossetti
Fonte immagine: Danilo Rossetti

Il Napoli di Benitez è reduce dalle due vittorie consecutive di Sassuolo e Bratislava. Il difficilissimo inizio di campionato non ha ancora concesso, però, una gioia casalinga ai partenopei ed ai loro tifosi ed il S. Paolo aspetta i tre punti come un tozzo di pane durante la carestia. A Fuorigrotta arriva il Torino degli ex avvelenati Ventura e Quagliarella che, dopo la vittoria in coppa in extremis proprio grazie ad un rigore dell’attaccante, intende confermare il dato positivo.Tra gli ex azzurri in maglia granata ci sono anche il centravanti Amauri, che esordì in serie A proprio con il Napoli, ed il talentuoso El Kaddouri, in prestito al Torino ma ancora di proprietà dei partenopei. Le scelte di Benitez comportano novità nell’esclusione del febbricitante Hamsik, sostituito da Michu dal primo minuto; in panchina anche Mertens a cui viene preferito Lorenzo Insigne. Il Torino, rispetto alla gara di coppa, riporta Larrondo al centro dell’attacco. La partita del Napoli comincia in sordina, forse per disposizione di Rafa Benitez. I padroni di casa aspettano la compagine granata e solo un’iniziativa personale di Higuain dalla distanza, dopo un recupero di Inler, impensierisce Gillet con un tiro alto sulla traversa. Ma il Napoli continua a cedere il campo agli ospiti ed al 9° il capitano Glik suona la carica con un pericolosissimo colpo di testa sugli esiti di un corner. E’il preludio al vantaggio del Torino. Al 13°, infatti, Maximovic recupera un pallone in mediana e si inventa una scucchiaiata in avanti verso Quagliarella tenuto in gioco da Maggio. L’attaccante di Castelllamare di Stabia stoppa perfettamente allargandosi rispetto alla porta e si esibisce in un tiro al volo incrociato che sorprende un disattento Rafael portando in vantaggio i granata. La luce, come spesso quest’anno, si spegne ancora sul Napoli. La squadra ora è in apprensione e la difesa comincia ad andare a farfalle in più di un’occasione con Albiol e Koulibaly. Al 22° ci si mette anche la sfortuna quando, nella stessa azione, prima il palo nega il gol ad Insigne e poi Higuain centra i difensori avversari in due tiri consecutivi. Oltre alla precisione, al Pipita sembra mancare anche la convinzione. Dieci minuti dopo ci riprova Insigne a conclusione di un triangolo con Higuain e Michu ma questa volta è bravo Gillet a chiudere la porta all’esterno del Napoli. Il Napoli ora è arrembante ma non trova la via del gol. Al 37° Inler ci prova al volo da lontanissimo ma è ancora Gillet a sfiorare il pallone sotto la traversa sventando ogni pericolo. Nel finale del primo tempo, Insigne chiude i suoi 45 minuti maledetti con un tiro dalla distanza ben incrociato ma ancora respinto dal portiere belga.  La ripresa comincia con lo stesso timbro del finale di primo tempo. Il Napoli attacca a prova subito il pareggio al 5° minuto quando Albiol svetta in area su angolo di Callejon ma spedisce alto. Al 7° minuto si palesa il velo di sfortuna giacente sul Napoli di Benitez quando, su cross di Maggio, Michu incorna perfettamente indirizzando il pallone sotto la traversa ma il legno superiore della porta gli nega ancora la gioia del gol. Al 9° ci vuole tutta la rabbia di Insigne per sfatare l’incantesimo. Zuniga, servito da Inler, supera dalla sinistra il suo diretto avversario e mette il pallone in mezzo dove Insigne, da solo in area, prende la mira ed infila Gillet di testa. Il gol è una liberazione per il Napoli e per lo stesso Insigne, ancora all’asciutto quest’anno. Il gol sblocca il Napoli che al 13° va vicinissimo al vantaggio con Callejon, il cui tiro al volo, su assist di Insigne, è schiacciato a terra  finendo di poco fuori. Al 16° è il turno d’errore di Higuain che, su assist d’esterno di un ispiratissimo Insigne, appoggia quasi nelle mani di Gillet. Al 18° Ventura corre ai ripari inserendo Molinaro per Bruno Peres. Benitez risponde con David Lopez al posto di Gargano. Al 24° è il momento anche di Mertens che sostituisce il fantasma Michu. Al 26° la costanza del Napoli è premiata. E’ ancora il piede inspirato di Insigne ad avviare l’azione con un cross dalla sinistra a tagliare tutta l’area; dall’altra parte riceve Callejon che sbagliando il cross verso Higuain strozza il pallone che, goffamente, rimbalza in testa a Gillet e finisce in porta. La fortuna risarcisce il Napoli e gli regala il vantaggio. Il Napoli gestisce la gara con attenzione senza rinunciare alla manovra offensiva. Al 40° uno stremato Higuain lascia spazio a Zapata dopo l’ennesima gara senza gol. Al 41° trema il Napoli sulla folata offensiva di Molinaro che sfonda dalla sinistra e lascia partire un tiro che sfiora la traversa di Rafael. Risponde un minuto più tardi Inler che sfiora il palo con uno dei suoi soliti tiri da fuori area. Ancora brividi per gli azzurri negli ultimi minuti quando, su un angolo del Torino, Rafael sbaglia l’uscita e mette in aIlarme tutta la retroguardia. Dopo 4 minuti di recupero, il triplice fischio finale sancisce la prima attesa vittoria casalinga dell’anno per il Napoli. Un Torino, ordinato e tatticamente perfetto nel primo tempo, resta negli spogliatoi nella ripresa. La fatica della partita di coppa si è fatta sentire per una squadra che non ha una rosa molto ampia e, sopratutto, non ha il callo dell’impegno infrasettimanale. Il Napoli doveva vincere e lo ha fatto. Tralasciando l’errore strategico della prima mezz’ora di gara, i ragazzi di Benitez tornano a macinare gioco. Il momento psicologico molto difficile ed una grossa dose di sfortuna accompagnano perennemente i partenopei e solo la grinta di uno scugnizzo napoletano come Insigne, gol e assist per lui, poteva dare la svolta nell’ennesima gara partita male. Restano i tanti problemi di tenuta difensiva e di motivazioni ma le vittorie come quelle di stasera, forse, sono la miglior cura ai mali del Napoli.

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