Parma, deferiti Manenti e Leonardi. Nuova penalizzazione in vista

Il Parma calcio, che nel corso della stagione ha visto assegnatosi già tre punti di penalità, presto dovrebbe vedere questi incrementare nuovamente. Non che ciò sia una sorpresa; il Parma è una società fantasma già da molti mesi e, allo stesso tempo, i punti di penalità hanno lo stesso effetto di una puntura di zanzara su una ferita già aperta e in stato di necrosi.

Fonte: Twitter - ParmaFC
Fonte: Twitter – ParmaFC

Il procuratore federale Stefano Palazzi, in richiamo alla segnalazione della Co.Vi.So.C (Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio professionistiche), ha deferito al tribunale federale nazionale i legali rappresentanti formalmente la società, ossia Giampietro Manenti e Pietro Leonardi “per non aver documentato agli organi federali competenti l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale e per non aver documentato agli Organi federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014, nei termini stabiliti dalla normativa federale“. Il Parma è stato deferito infine per responsabilità diretta.

Se da una parte le vicende societarie affossano i risultati di una squadra lasciata a se stessa, ma che sin’ora ha onorato con enorme rispetto il campionato di serie A, dall’altra parte c’è ancora un futuro da scrivere che non per forza deve passare dal fallimento e dal purgatorio del calcio dilettantistico. Quest’oggi ha parlato Gobbi, che al pari di Lucarelli si è dimostrato fiducioso sulle parole di Tavecchio a proposito di un forte interesse di un fondo canadese, per poi dichiarare un attaccamento alla città e alla squadra, con la disponibilità di rinegoziare il loro credito. Questo uno stralcio di intervista rilasciata da Gobbi: “I curatori fallimentari ci hanno detto che a noi verranno pagati due mesi e dieci giorni: dal 20 marzo al 31 maggio, quando si giocherà l’ultima partita di campionato. Abbiamo passato dei momenti molto difficili: i nostri pensieri erano principalmente rivolti a situazioni extra calcistiche. Abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a livello contrattuale per favorire il futuro del Parma. Io mi sento tradito da chi ha amministrato questa realtà: è stata una delusione enorme, anche a livello umano. Spero che le indagini abbiano esito positivo perché chi ha portato la società allo sfascio completo, deve pagare. Penso che molti dei calciatori presenti in questa rosa accetterebbero di scendere di categoria. Io sarei disponibile. Sono in scadenza di contratto: mi libererò e valuterò quelle che saranno le proposte“.

Infine, Donadoni ha commentato le voci a proposito di un reality di Sky sulle attuali vicende degli emiliani, respingendole dal principio: “l’idea valutata non è un reality, ma uno strumento serio per divulgare i contenuti della nostra battaglia“.

 

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