Parma, Donadoni rassicura: “Niente sciopero, se si rispettano gli accordi”

Roberto Donadoni ha incontrato la stampa oggi pomeriggio per presentare l’ultima gara del campionato di Serie A Tim 2014/2015, prevista per domani sera, ore 20.45, a Marassi, che vedrà il Parma affrontare la Sampdoria.

Roberto Donadoni ai tempi di Napoli Fonte immagine: Steindy
Roberto Donadoni ai tempi di Napoli
Fonte immagine: Steindy

Come riporta il sito ufficiale della società ducale, le prime domande vertono sullo sciopero che potrebbero fare i crociati dopo gli ultimi sviluppi sul contributo di 5 milioni di euro dato dalla Lega all’esercizio provvisorio, e Donadoni risponde: “Capisco che fa più notizia questo di tutto il resto, credo sia inutile aggiungere altro. Facciamo allenamento e poi vedremo di conseguenza. Siamo arrivati fino a qui. Se tutti quanti rispetteranno gli accordi che ci sono stati noi continueremo a fare il nostro dovere fino in fondo”.

Sulla riduzione del debito sportivo e la possibilità di vendere il club, il tecnico dichiara: “La squadra ha fatto il possibile. Rimarchiamo che qualcuno non ha aderito a quello che è intento della squadra di decurtarsi il 75% del pregresso e questo non ha aiutato ad abbassare ulteriormente il debito sportivo. Ed è giusto che si sappia chi l’ha fatto per il 75 e chi per il 50, dando poco aiuto alla società. E’ giusto che ci sia un elenco che specifichi chi l’ha fatto e chi no. 50 o 0 equivale a non essere allineati ad una politica che tutti gli altri hanno voluto portare avanti. Ognuno dovrà spiegare le proprie motivazioni: c’è diritto di fare la scelta che ognuno ritiene più opportuna ma poi deve essere coerente e non cambiare di volta in volta spiegazioni. Delusione, dispiacere, rammarico? Definitelo come volete. L’Ideale sarebbe stato potersi guardare in faccia tutti e potersi dire: quel che ho fatto io l’hai fatto anche tu e che tutti abbiamo dato una mano a questa società. Lo spogliatoio è fatto di ragazzi tra cui c’è amicizia, ma queste cose qualche difficoltà l’hanno creata. Perché abbiamo deciso di tenere una linea fino in fondo e strada facendo qualcuno ha lasciato qualcosa, magari anche consigliato in modo poco corretto. Non puntiamo però il fucile addosso a nessuno, ognuno è libero di fare le proprie scelte”.

“Ho parlato con Tavecchio che ha ribadito che questi sono soldi a fondo perduto – continua Donadoni – se qualcuno ragiona diversamente dovrà spiegare il perché, ci sono anche filmati da cui risulta che Tavecchio dice questo. Ognuno di noi ha una sua dignità ma non ho motivo di pensare che disattenda questo, mi fido della sua parola. Pressioni sulla Lega? Non so dirlo, non si capisce mai la Lega che posizioni prenda. Posizioni sul vago che lasciano sempre intravedere spiragli o chiusure senza mai che ci sia la chiarezza necessaria a non lasciare spazio ai furbi di turno per inserirsi”.

 

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