Pescara, il duro attacco di Stroppa

Torna a farsi sentire, a due settimane di distanza dalle “sorprendenti” dimissioni dopo la gara persa con il Siena dal Pescara, l’ex tecnico degli abruzzesi Giovanni Stroppa.

Fonte: pescaracalcio.com

E lo fa attaccando duramente società e giocatori: “Perché dimettersi? Perché la mia professionalità non ha prezzo. So che il mio gesto è un qualcosa di unico. So anche che, pure nel nostro mondo, la prima regola è: mai rinunciare ai soldi. Ma io sono fatto alla vecchia maniera: testa alta e schiena dritta. Perché lasciare dopo Siena? Ho avuto la percezione che, prima ancora del mio lavoro, io stesso fossi un incompiuto. La squadra non mi seguiva più. Qualcuno, forse, mi ha seguito poco fin dall’inizio. Il livello tecnico del Pescara è sotto gli occhi di tutti, se poi in campo non metti l’anima. La contestazione della piazza non c’entra nulla con le mie dimissioni. Le critiche fanno parte del gioco. Mi sono dimesso perché la squadra aveva bisogno di una scossa e l’unico che potesse dargliela ero io, andandomene. Giocatori contro?Non lo so. Se così fosse sarebbe dilettantesco, e non voglio usare aggettivi più pesanti. Sono stato calciatore anche io e ho avuto allenatori che non mi stavano simpatici, ma non ho mai giocato contro nessuno. Non è solo un fatto di dignità: è un fatto di intelligenza. Il presidente e Delli Carri sono sempre stati dalla mia parte. La società è formata da 15-20 soci e non so se andassi bene a tutti. Certo, avrei gradito una presa di posizione pubblica in mia difesa dopo la contestazione subita contro il Parma. Quello che è successo dopo la partita di Parma mi ha delegittimato. Sono rimasto solo, ma proprio questo mi ha dato forza nei rapporti con la società. Non mi avrebbero mai licenziati perché attorno a me c’era il deserto. La città intera ha gestito la cosa in maniera paesana. La domenica mattina i giornali locali pubblicano durata e cifre del contratto del mio presunto sostituto, Marino, compresi i nomi dei collaboratori. Poi, la contestazione della curva allo stadio: umiliante. E parlo di una gara vinta 2-0. Reazione? Sono stato male. Mai ricevuti tanti va*****ulo in una volta sola“.

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