Petrucci tuona: “Adesso basta! Il calcio è malato di doping legale”

Il massimo rappresentante dello sport in Italia, il presidente del CONI Gianni Petrucci, ha attaccato duramente la Juventus ed il calcio in generale. La dura filippica di Petrucci arriva il giorno dopo la decisione del TNAS di dichiararsi incompetente in merito al ricorso della Juventus per l’assegnazione dello Scudetto 2006.

Fonte immagine: wikipedia. (C) Presidenza della Repubblica

Il pallone è malato di doping legale. Se va avanti così sarà commissariato dall’opinione pubblica. Parlo di quelli che credono di essere furbi. Basta, io non ci sto.
Petrucci continua, riferendosi soprattutto alle azioni della Juve: Non è vero che chi urla più forte ha ragione. Basta, abbiamo affidato a un gruppo di saggi l’incarico di mettere a punto norme contro l’arroganza di una parte del calcio. Che senso ha andare avanti? Fare un passo indietro vuol dire farne due avanti. La Lega è senza presidente da marzo, giovedì si riunisce. Faccia la sua scelta. C’è mancanza di rispetto per le regole e per l’etica, non devono prevalere gli arroganti e i prepotenti. Mi riferisco ad una parte del calcio italiano di vertice perché stiamo assistendo a cose mai viste”.
Entrando nello specifico sulle richieste di Andrea Agnelli, il presidente non lascia pressoché speranze ai bianconeri: “Non so se sia giusto aver dato quello scudetto all’Inter, non sta al Coni dirlo. Le regole, però, sono state rispettate e per il Coni il discorso è chiuso. Chi lo vuol riaprire creerà problemi alla serenità del calcio italiano: oggi si vive anche di credibilità e di curriculum. Bisogna essere meno tifosi e usare il buon senso. Agnelli porta avanti le sue idee, le rispetto, ma io ho altre idee.
Per quel che concerne la commissione di esperti di diritto a cui il Coni si affiderà, composta da Pasquale De Lise, Paolo Salvatore, Piero Alberto Capotosti, Roberto Chieppa e Giulio Napolitano, rassicura: “I tempi saranno rapidi. Ci sono chiare regole, ma si supera ormai sempre la clausola compromissoria, andando direttamente al tribunale. Questi esperti dovranno dirci se c’è questo superamento e come difenderci da questi ricorsi perenni ai tribunali”.
Infine Petrucci parla della rottura, che sembra ormai insanabile, con Lega di Serie A ed i presidenti: Da tempo il rapporto con la Lega è strappato. Io però so che con il 99% dei presidenti si può parlare. Se poi vogliono essere aggressivi, Oscar Wilde diceva che ci sono quelli che vogliono parlare di niente, unica materia di cui sanno tutto. A marzo si è dimesso il presidente e ora cosa vi impedisce di eleggerne uno nuovo? Non vi riunite per attaccare il presidente, fate qualcosa di costruttivo. La Lega B ha fatto in un anno il contratto collettivo, la Lega A ancora non lo ha firmato. I soldi sono vostri, ma le regole sono nostre.

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