Roma, Garcia: “Il problema non è il turnover, ma giocare abbastanza bene per vincere”

Rudi Garcia, tecnico della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia del match con la Sampdoria. Queste le dichiarazioni dell’allenatore francese:

Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio

C’è una regola per il turnover?
“No, il problema non è il turnover, il problema è giocare abbastanza bene per vincere, e potevamo fare meglio. Nel primo tempo siamo stati troppo lunghi. Ciò che conta, però, è il match di domani”.

Come ha trovato lo spogliatoio dopo il pareggio col Sassuolo?
“La squadra ha rivisto la partita, hanno visto cose positive e negative. Abbiamo fatto un buon secondo tempo. Ora non abbiamo il tempo di piangerci addosso, dobbiamo concentrarci sulla prossima”.

Rudiger?
“Ha preso una botta, lo abbiamo fatto allenare a parte. Non ha avuto neanche il tempo di passare dai medici. Se sarà convocato o no lo vedremo”.

Le era mai capitato di mettere 4 giocatori destri in difesa e molti mancini in attacco?
Dipende da chi gioca davanti o dietro. Per gli attaccanti esterni non è un problema, possono segnare entrando sul loro piede. Dietro serve un terzino che può attaccare e portare ai cross, e possono farlo tutti i terzini che ho in rosa. Sui centrali è più comune giocare con due destri che con due mancini. Due mancini si vedono poco. Un centrale macino è una cosa rara”.

Per Moggi Garcia è l’unico colpevole del pareggio col Sassuolo.
Lascio ad ognuno la responsabilità delle proprie dichiarazioni”.

La classifica si sta già allungando. In questo momento delicato lei ha il pieno supporto della società? Si sente in dovere di dimostrare qualcosa?
La stagione non si ferma alla quarta giornata. Non devo dire che partite abbiamo fatto, ne abbiamo fatte di buone e di meno buone. Bisogna lavorare con calma per esser giudicati sul lungo periodo. Essere quarti con 2 vittorie e 2 pareggi non mi sembra catastrofico. Mi importa solo di fare una grandissima gara domani”.

Dopo la partita col Sassuolo ha parlato di squilibrio fisico. E’ un problema di preparazione?
Su questo riflettiamo e lavoriamo tutti insieme. Non è che vi dico delle cose senza aver parlato prima con tutti i componenti dello staff. Ho trovato alcuni giocatori fuori ritmo, ma forse è questo il problema: non aver fatto abbastanza partite. Allora il problema avrebbe potuto essere prolungato se non avessi fatto il turn-over. Se gioco sempre con gli stessi e si infortunano sarà ancor più difficile inserire dei nuovi”.

Si sarebbe aspettato di essere a -4 dalla vetta?
Merito di chi sta a punteggio pieno, ma è ancora presto per parlare di campionato chiuso. Non abbiamo parlato però della Sampdoria, dimenticando che è la gara di domani (ride, ndr)”.

Castan ha giocato un mese fa la sua ultima partita con la Roma. Cos’è successo? Sta meglio?
Per me è tutto normale. Un giocatore che non gioca da un anno si fa trovare con entusiasmo da subito, ma poi c’è un momento difficile sul piano fisico. Dopo c’è anche concorrenza. Voglio metterlo nelle migliori condizioni per farlo lavorare piano piano. Lui migliora, e per noi è importantissimo. Avrà il suo spazio, sarà meglio per lui giocare quando sarà al 100%”.

Al momento dei saluti, il mister si riferisce ironico ai giornalisti in sala conferenze: “Ah, domani gioca la Sampdoria. In caso non lo sappiate…”.

 

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