Roma, si raccontano i ‘Lupi di Londra’: “In 10 anni, da piccolo sogno a grande realtà”
A Londra, capitale d’Inghilterra, la Roma c’è. E lì, ben al di fuori del cuore della romanità – c’è un club, quello dei ‘Lupi di Londra’ – che in esclusiva ai microfoni dell’AS Roma Membership si racconta, sintetizzando quella che finora – senza patir distanze – è stata una storia d’amore a dir poco straordinaria.
I “Lupi di Londra” nascono dieci anni fa, nel 2003. Quale sentimento spinse i due fondatori ad inaugurare, con tanto coraggio, un club giallorosso nel cuore di Londra?
Con l’avvento del calcio in TV cominciarono a spuntare piccoli bar a Londra che trasmettevano in diretta la Serie A e, neanche a dirlo, quando giocava la Roma il posto dove andavamo era sempre strapieno. Si formò subito un gruppo unito e compatto di romanisti ed ogni domenica eravamo sempre davanti la TV. L’idea di formare un Roma Club venne a me (Roberto Marroni) e ad Andrea Vitale. Lo spunto ci venne in occasione della partita Arsenal-Roma (11 Marzo 2003) per cui nessun tifoso della Roma residente in Inghilterra era riuscito a trovare un biglietto, visto che erano stati venduti tutti a Roma. Io ed Andrea capimmo che era necessario tutelare i tifosi romanisti nel Regno Unito, quindi contattammo l’UTR e fondammo il Club. Il nostro striscione esordì all’Olimpico in occasione di Roma-Brescia (14 settembre 2003), finita 5 a 0, dove il Capitano ci deliziò con uno dei suoi gol più belli. Di lì in poi cominciammo a scendere a Roma una volta al mese prendendo il primo aereo del mattino da Londra e tornando con l’ultimo volo da Roma.
Londra, si sa, è città multietnica. In anni di partite, gioie e dolori, quanti romanisti hanno esultato con voi?
E’ vero, quando si pensa ad un “melting pot” di culture e nazionalità non si può non pensare a Londra: qui trovi rappresentati tutti i popoli, e tra di loro gli italiani sono una presenza tra le più importanti (e sicuramente una delle più rumorose!). Secondo dati recenti, gli italiani residenti nella sola Londra sono ormai più di 100.000 e chiaramente i romani, e soprattutto i romanisti, rappresentano una grande componente di questo campione. Negli anni si sono anche sposati e sposate, quindi ora ci troviamo una seconda generazione di inglesini/giallorossi. E’ davvero entusiasmante vedere ragazze e ragazzi di tutte le età, lingue e razze, uniti dalla fede nei colori giallorossi venire a tifare la Magica!
In media, quanti tifosi a partita ospitate nella vostra sede? Avete mai stabilito un record?
E’ difficile stimare quanti tifosi vengano in media ad assistere ad ogni singola partita, perché il loro numero varia a seconda del giorno e degli orari. Le partite serali per esempio, contrariamente agli anni passati, sono ora le più affollate. Per rendere l‘idea vi diciamo solo che abbiamo una sala di 100 metri quadrati sempre piena e che in occasione di Roma-Napoli non si riusciva a passare per quanta gente c’era. Abbiamo anche molti soci, circa settanta, che vengono regolarmente a vedere la partita con noi, altri sono turisti che ci contattato direttamente da Roma per non perdersi la Magica nemmeno in vacanza!
E’ mai successo di dover ospitare tifosi avversari? Oltre la Roma, qual è la squadra più tifata a Londra?
Come Roma Club ci teniamo a precisare che non scoraggiamo nessun sostenitore di altre squadre dal seguire il proprio team nel nostro pub. Ovviamente la nostra passione ed il naturale trasporto nel seguire la partita della nostra Roma potrebbero condurci ad assumere un atteggiamento non propriamente da “educande”. Comunque tolleranza e rispetto, purché reciproci, sono alla base (o almeno dovrebbero esserlo) anche di una sana rivalità sportiva in qualunque sua forma. Sicuramente qualche tifoso di altre squadre sarà passato per il nostro club ma, onestamente, non ne ricordo. L’altra squadra italiana più tifata a Londra dopo la Roma? Facile: i Lupi di Londra…
Tante sono state le esperienze della Roma in terra inglese. Voi ci siete sempre stati: quale ricordate con più entusiasmo?
Cominciammo a seguire la Roma in Coppa da Leeds-Roma (3 novembre 1998) anche se all’epoca il Club ancora non era nato, ma tanti erano già i tifosi della Roma a Londra. Organizzammo due pullman da Londra, eravamo 200, e da quella partita in poi non abbiamo mai perso una trasferta: Middlesborough, Leeds, Newcastle, Manchester, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Fulham ma quella che ricordo con più entusiasmo fu sicuramente la prima, a Leeds. Vedere la tua squadra del cuore nella terra che ti ospita, sfoggiare i colori e la maglia della squadra che ami davanti a migliaia di tifosi avversari è un’emozione che non ha paragoni.
Siete in contatto con altri club sparsi in Europa e nel mondo? Qual è il più celebre, e in quale vi rispecchiate maggiormente?
L’anno scorso abbiamo cominciato una collaborazione con il Roma Club Svezia, che è affiliato all’AIRC. La nostra idea è di creare una collaborazione con tutti i Roma Club del Nord Europa per poter facilitare future trasferte europee. Qualora poi qualche nostro socio si trovasse in uno di questi Paesi, saprebbe dove andare per seguire la Roma. Vorremmo anche organizzare dei ritrovi con questi Club in occasione di partite importanti, e magari organizzare anche un mini-torneo di calcio il giorno prima della partita. Penso che il club più celebre in nord Europa sia in questo momento il Roma Club Danimarca, che conta più di mille iscritti. Noi, comunque, non ci rispecchiamo in nessuno: abbiamo la nostra identità che preserviamo gelosamente. Andiamo avanti per la nostra strada senza aver bisogno di emulare nessuno. Anzi, forse il nostro lo facciamo così bene che alcune volte sono altri che ci prendono come esempio.
Il club “Lupi di Londra”, oltre ad esser riferimento sportivo, lo è anche a livello di inserimento nella vita sociale di Londra. Questo vi inorgoglisce?
Certo, siamo molto orgogliosi di essere un punto di riferimento per i tifosi della Magica e di aiutarli ad inserirsi presto e bene nella vita di Londra. Siamo principalmente un gruppo di amici che vanno a vedere la partita insieme, come allo Stadio. Per noi il Club è come una seconda famiglia, siamo sempre pronti ad aiutarci l’un l’altro, a darci consigli e supporto, sfruttando l’esperienza di chi è qui da più tempo. Per chi, come noi, vive nella perenne condizione di emigrante, è essenziale mantenere vive le passioni e le tradizioni che ci legano alla nostra città natale: Roma.
La squadra ha inaugurato indubbiamente con entusiasmo questa nuova stagione. Roma – come sempre – ha reagito con frenesia. A Londra si riesce a vivere il tutto con più distacco?
Le parole del nostro inno Grazie Roma racchiudono la risposta a questa domanda: “Dimmi cos’è, che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani…” L’amore per la Roma! E’ un amore che rimane inalterato anche a migliaia di chilometri di distanza. I romanisti sono uguali in tutto il mondo! Abbiamo vissuto con euforia questo bellissimo momento della squadra, sostenendo costantemente la Roma anche da qui. Si discute quotidianamente sui nostri profili Facebook e Twitter sul momento che vive la squadra e cerchiamo di organizzare iniziative di ogni tipo per coinvolgere i romanisti che vivono qui. Il giorno della partita è il momento in cui si vive più intensamente questo grande amore! Le partite si vivono come se fossimo allo stadio Olimpico, riti scaramantici compresi. La voglia di stare vicino alla squadra si nota sin dall’inizio. I tifosi arrivano con largo anticipo al nostro club, i cori si alzano forti al cielo quando la Roma entra in campo e il tifo è vivo e pieno di passione per tutti i 90 minuti. Noi romanisti siamo così, sempre e ovunque, nonostante i risultati, e noi siamo orgogliosi di poter essere un punto di riferimento e di aggregazione per tutti i lupacchiotti che vivono o che sono in vacanza a Londra.
Il club, di recente, ha ottenuto un’importante notorietà, forse mai avuta prima. Quali obiettivi vi ponete per il futuro?
La notorietà del Club è frutto dell’impegno e della passione di ogni singolo membro; ognuno di noi cerca di mettere a disposizione le sue competenze per far sì che tutto funzioni perfettamente. Al momento abbiamo molti progetti che stiamo sviluppando: abbiamo in corso una lotteria natalizia di beneficenza per aiutare la popolazione sarda vittima della recente alluvione (i biglietti sono in vendita sul nostro sito), la nostra squadra di calcio gareggia nella London Supporters League (il campionato dei tifosi), stiamo studiando un progetto per facilitare l’acquisto dei biglietti per le partite a chi, come noi, risiede all’estero. Anche BT Sport è rimasta affascinata dal fenomeno della tifoseria della Roma sparsa per Londra ed hanno realizzato un servizio su di noi andato in onda nel loro programma dedicato alla Serie A. Dieci anni sono un traguardo importante ma noi non vogliamo soffermarci su questo, questo sarà uno stimolo per noi a lavorare di più e a migliorarci. Il nostro obiettivo è e sarà sempre uno solo: essere al servizio dei tifosi della Roma. Ringraziamo anche l’UTR per il continuo sostegno in ogni nostra iniziativa, questo era quello che Roberto ed Andrea speravano quando fondarono il Club dieci anni fa. I Lupi di Londra sono un piccolo sogno diventato una grande realtà.