Sampdoria: la prima conferenza di Delio Rossi

Come nella conferenza stampa della sua presentazione il mister riesce a trasmettere entusiasmo. Umile nel dire di non aver già capito tutto, lascia trasparire però una dose di ottimismo che fa ben sperare.

Delio Rossi fonte: violachannel.it
Delio Rossi fonte: violachannel.it

 

Come l’hanno accolta?
«Ho visto grande disponibilità da parte del gruppo ed è un ottimo segnale. Sono stato accolto molto bene dalla squadra e mi auguro di essere all’altezza della situazione. Per ora l’unica cosa che pretendo è che escano con la maglia sudata».

C’è qualcosa o qualcuno che l’ha stupita?
«In particolare no, anche perché ogni gruppo ha una storia a sé. L’idea che mi ero fatto è più o meno confermata, ma ripeto il banco di prova fondamentale è sempre la partita di campionato».

Come ha trovato il gruppo dal punto di vista psicologico?
«Anche sotto questo aspetto ho trovato una buona squadra. Casi di Freud non ce ne sono: d’altronde non devono scaricare mattoni o fare la guerra in Bosnia. Giocano a calcio in una delle città più belle d’Italia, quindi non vedo problemi».

Cos’ha detto alla squadra quando l’ha incontrata?
«Ai ragazzi ho detto che arrivo per mettermi a loro disposizione a patto che loro si mettano a disposizione della mia squadra, ovvero la Sampdoria. Accetto l’errore, la sconfitta, non accetto la mancanza di spirito nei confronti dei propri compagni e del gruppo».

Sul piano fisico come state?
«Qualcuno viene da un mezzo infortunio, qualcuno l’ha mascherato perché è cambiato l’allenatore e comunque questo aspetto lo vedo in chiave positiva».

L’infermeria ufficialmente è vuota, fatta eccezione per il lungodegente Maxi Lopez.
«Grossi problemi fisici non ce ne sono, spesso è la testa che manda avanti alle gambe. Ad esempio: alla prima giornata di campionato tutti fanno bene, poi i problemi iniziano dalla seconda».

Come ha visto Palombo in settimana?
«Palombo è tra i convocati. la società non mi ha posto nessun veto in questo senso. Ricordo Palombo quando lo affrontavo da avversario ed era un elemento importante, che ha fatto la storia della Sampdoria. Se non lo convocherò sarà una scelta tecnica. L’ho visto con grandissime motivazioni, quindi la regola che mi consenta di portare 23 elementi favorisce anche questa convocazione. Il trequartista? Di sicuro Palombo non sarà trequartista. A parte gli scherzi, la squadra ha giocato da gennaio in avanti con 4-3-1-2 e ultimamente col 4-5-1, quindi non penso che mi discosterò molto da questo».

Ritiene la Lazio un’avversaria battibile?
«La Lazio è una squadra importante, lo dice la classifica delle ultime stagioni. Quest’anno si sta confermando. E poi se giocano in Serie A sono comunque squadre importanti. Ci sarà da stare attenti per tutti i 90 minuti, altrimenti si faranno delle brutte figure: dovremo essere coscienti dei nostri mezzi, ma dovremo avere la giusta arroganza degli umili».

Più emozionato per affrontare la sua ex squadra o per la prima panchina a Marassi da sampdoriano?
«La Lazio l’ho già affrontata in passato. Quello di Roma è un ambiente al quale sono rimasto legato, ma ora nella mia testa c’è solo ed esclusivamente la Sampdoria e sicuramente sarò più emozionato per la prima panchina qui».

Che accoglienza si aspetta dai tifosi blucerchiati?
«Posso solo ringraziarli per il fatto che mi abbiano già accolto in maniera calorosa. Io non ho ancora dato nulla, mi hanno solo visto parlare. Sono venuto in punta di piedi e cercherò di dare il massimo per la Sampdoria. Tenterò anche l’intentabile per dare un gioco e lo spirito giusto a questa squadra».

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