Serie A, il pagellone 2014/2015: il Sassuolo

Con il termine del campionato 2014/2015 Soccermagazine ha deciso di stilare il pagellone dell’anno di tutte le squadre di Serie A: giorno dopo giorno scopriremo i voti reparto per reparto di tutte le compagini del massimo campionato.

Fonte immagine: sassuolocalcio.it
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Dalla Serie B alla Serie A, dal buio alla luce: questa la sintesi della sorprendente ma a tratti altalenante stagione disputata dal Sassuolo, una squadra che ha saputo dimostrarsi all’altezza della situazione sfoderando brillanti prestazioni contro le big del nostro campionato, abituandoci a rocambolesche rimonte ma scivolando talvolta però in rovinosi passi falsi e performance incostanti. Una formazione, quella neroverde, che è riuscita a spingersi ben oltre l’obiettivo stagionale della salvezza, totalizzando ben 49 punti e posizionandosi al 12 esimo posto della classifica di Serie A e ben figurando anche in Coppa Italia, dove ha sfiorato l’accesso ai quarti interrompendo la sua corsa a causa del Milan.

Sotto la guida di Di Francesco, il Sassuolo, vera e propria rivelazione del campionato, ha espresso un calcio divertente e dinamico e grazie all’apporto dei suoi giovani talenti in organico è stato in grado di rappresentare una tra le oasi più belle e genuine della realtà del calcio italiano, sempre più sotto accusa negli ultimi tempi. Un 8 pieno alla squadra emiliana che ha saputo farsi valere con fierezza ed orgoglio nonostante la poca esperienza maturata in massima serie. Analizziamo ora i voti reparto per reparto della squadra neroverde:

DIFESA, VOTO 7: nei momenti decisivi della stagione quando c’era da dimostrare compattezza e solidità, la retroguardia del Sassuolo ha sempre risposto presente. L’emblema dell’assetto difensivo, Andrea Consigli, sempre attento e reattivo tra i pali, si è rivelato il vero e proprio trascinatore di questa squadra, salvando più volte il risultato con miracolosi interventi che hanno spiazzato gli avversari e garantito al Sassuolo preziosi punti in zona classifica. Altro asso nella manica è rappresentato dall’asse Acerbi-Vrsaljko, spina nel fianco degli avversari, che con l’impostazione e la qualità che li contraddistingue, è riuscito a prendere le redini della difesa conferendo stabilità ad un reparto delicato e inizialmente fragile in cui ha ben figurato a partire dalla seconda metà della stagione anche Paolo Cannavaro, ex Napoli, inseritosi nel modulo 4-3-3 senza eccessiva difficoltà.

Di Francesco - Fonte: Sassuolocalcio.it (Vignoli)
Di Francesco – Fonte: Sassuolocalcio.it (Vignoli)

CENTROCAMPO, VOTO 6: forse l’unica pecca del Sassuolo è da riscontrare in questo reparto, spesso vacillante dinanzi alle folate offensive degli avversari e poco lucido nella fase di impostazione della manovra, soprattutto nella seconda parte della stagione, che ha risentito di qualche saltuaria assenza del capitano Magnanelli e di Missiroli, baluardi della trequarti neroverde. Chiamati in causa Taider e Brighi, non sempre i due centrocampisti hanno espresso delle performance all’altezza della situazione, rendendo spesso facile il passaggio agli avversari e rendendosi in più occasioni colpevoli di clamorose disattenzioni che hanno penalizzato la squadra.

ATTACCO, VOTO 8: semplicemente il centro propulsore dell’intera squadra. Zaza, Berardi, Sansone, un trio delle meraviglie che per l’intera stagione ha fatto la differenza permettendo al Sassuolo di imporsi anche contro grandi squadre come Milan ed Inter. La destrezza, le giocate vincenti, il fiuto del gol e la lucidità di Zaza, numero dieci a tutti gli effetti, interprete anche di una buona fase di recupero e difesa e difficilmente marcabile in l’area, la precisione e la tecnica di Berardi, esperto anche nei calci piazzati, gli assoli di Sansone, all’occorrenza egregiamente sostituito da Floro Flores sono stati preziosi come l’oro per la squadra emiliana che trova la sua ragion d’essere in un modulo a spiccata trazione anteriore.

ALLENATORE EUSEBIO DI FRANCESCO, VOTO 7,5: ha avuto il merito di dimostrare il proprio valore e la propria competenza al servizio di una squadra che aveva ben pochi obiettivi da porsi. Sotto la sua guida il Sassuolo ha riconquistato una propria, personale fisionomia ormai ben definita e difficilmente scalfibile, raggiungendo obiettivi importanti ed acquisendo soprattutto una mentalità vincente ed uno spirito di gruppo che saranno fondamentali per riprogettare l’organico in vista della prossima stagione. Sempre corretto, grintoso, ha spronato i suoi fino all’ultimo facendo risalire la china alla propria squadra anche dopo l’avvenuto raggiungimento della salvezza.

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