Serie A, parla Pirlo: “Pogba il giovane più forte. Verratti? Può giocare 20anni in nazionale”
Andrea Pirlo affida alla Gazzetta dello Sport le sue riflessioni sul calcio di oggi.
![Pirlo - Fonte: Oye Creations (flickr.com)](http://www.soccermagazine.it/wp-content/uploads/2014/06/Pirlo-300x156.jpg)
Pirlo inizia dalle differenze tra il calcio di ieri e quello di oggi: “Tantissime. Una volta, in prima squadra, avevi paura a parlare e stavi in un angolo. Era una dittatura degli anziani. Ti presentavi con l’orecchino, te lo toglievano. Ti facevi crescere i capelli, te li tagliavano. Adesso un ragazzo viene a fare un allenamento con la prima squadra e pensa di essere arrivato. La cosa più importante è mettersi lì a fare le foto”.
Pirlo si concentra poi sui giovani calciatori: “Il giovane più forte che ho visto? Pogba, sì: è il più forte tra i giovani che ho visto. Dal primo allenamento abbiamo capito: “Questo è forte”. Era magrino ma le gambe arrivavano ovunque. Ora è più grosso, potente: si è anche irrobustito. Giovani professionali? Certo che ci sono. Rugani, ad esempio. Anche Bernardeschi mi sembra un ragazzo serio, ma lo conosco meno.Si dice che in Italia i ragazzi non giocano ma guardate Donnarumma: chi è più bravo, ha spazio. Italia 2020? Complicato. Però potrebbero esserci lui (Rugani, ndr), Romagnoli, Berardi, Bernardeschi, De Sciglio, Verratti”.
Il discorso passa poi sui possibili eredi: “Cataldi no, è diverso da me, è più incursore. Verratti non mi somiglia, però è il calciatore che può giocare per vent’anni in Nazionale. Contro di noi, nel 2014, Mandragora giocò bene. Di Sensi mi parlano bene, ma ovviamente conosco meglio Sturaro. Nella scorsa stagione è migliorato tanto, anche se ora gioca meno.. Mi piace Dioussé dell’Empoli. Per fare il centrocampista centrale devi avere personalità”.
Per finire, discorso sul futuro: “Io allenatore? Non ci ho pensato. Ho due anni di contratto, voglio giocare”.