Serie A, Top 5 gol 24a giornata 2012-2013
Doveva essere la prova della maturità per il Napoli, e invece la squadra di Mazzari regala incredibilmente i primi 20 minuti alla Lazio. Il risultato finale sarà 1-1, col distacco dalla Juve (vittoriosa sulla Fiorentina) che aumenta a 5 punti. Pareggio anche per il Milan, mentre torna a vincere l’Inter. Crisi nera invece per la Roma. Top 5 gol di SoccerMagazine.it!
5° posto – Floccari (1-0 al Napoli): lo scorso anno, l’assenza di Klose coincise col periodo nero della squadra allora allenata da Reja. Visto il rendimento di Floccari, però, forse il recupero del tedesco potrà essere più tranquillo. Ancora in rete il bomber calabrese, che sfrutta un cross dalla destra stoppando di petto la palla nell’area piccola e incrociandola con precisione con un sinistro al volo.
4° posto – Sansone (2-0 alla Roma): ci voleva proprio un gol per il trequartista della Samp. L’anno scorso la consacrazione a Sassuolo, preludio ad una carriera che sembrava già lanciata nella massima serie; invece, poi, le tante, troppe (e molto spesso inspiegabili) panchine con il Toro di Ventura. Delio Rossi dimostra invece di credere in lui, e il fantasista ripaga la sua fiducia con una prova maiuscola impreziosita da una gemma su punizione: sinistro al fulmicotone sul secondo palo che piega le mani a Stekelemburg, nell’occasione non esente da colpe.
3° posto – Ranocchia (2-1 al Chievo): l’Inter aveva estremo bisogno di questo successo, per recuperare fiducia nei propri mezzi e, soprattutto, per tornare a respirare aria di Champions, ora distante solo un punto. La seconda delle tre reti nerazzure la realizza “Air” Ranocchia, il quale, così come il celebre Michael Jordan, riesce a restare in elevazione per alcuni secondi, dando forza con la testa a un pallone che pioveva lento e innocuo nell’area di rigore clivense.
2° posto – Vucinic (1-0 alla Fiorentina): è sempre la croce e delizia di questa Juventus. Attaccanti come lui in giro ce ne sono pochi, in tutti i sensi: prima regala giocate incredibili, poi capita che sbagli un gol tutto solo davanti alla porta, come avvenuto contro la Fiorentina. Meno male che, pochi minuti prima, con un fenomenale mezzo esterno da fuori area aveva già regalato il vantaggio ai bianconeri. Questo è Vucinic, prendere o lasciare; Conte ha scelto da tempo la prima opzione.
1° posto – Campagnaro (1-1 alla Lazio): così come accade in molti grandi film o romanzi, nelle partite a volte capita che nel finale ci sia un colpo di scena totalmente inaspettato. Contro la Lazio, nel secondo tempo, il Napoli aveva contemporaneamente in campo Cavani, Calaiò, El Kaddouri, Pandev e Insigne, con Hamsik a centrocampo, ma alla fine ad andare in gol è stato il difensore argentino, con una splendida sforbiciata su cross da calcio d’angolo.
Fuoriclassifica – Matri (2-0 alla Fiorentina): ci sono momenti per un attaccante in cui il gol non arriva neanche mettendoci tutto l’impegno possibile, e altri in cui la palla entrerebbe anche giocando senza scarpe. Non si sta esagerando, a Matri è capitato proprio questo: al momento di calciare ha perso lo scarpino, impattando il pallone col solo calzino a copertura del piede. C’è un precedente che risale al 1984: in quel caso ad andare in gol “di calzino” fu Elkjaer, giocatore della fatal-Verona che vinse lo scudetto, al termine di una incredibile sgroppata sulla fascia sinistra, compiuta tutta a piede nudo.