Top 5 gol 6a giornata

Brutto crollo delle milanesi, su cui si avventano gli uragani Juve e Napoli sempre più protagoniste; ottima Udinese, che doma un modesto Bologna e rimane in testa alla classifica con gli altri bianconeri; Roma e Lazio ritrovate, e entrambe protagoniste di vittorie convincenti: questa, in breve, la storia del 6° turno di Serie A. E questa è la nostra Top 5 gol!

5° posto – Hernanes (1-1 alla Fiorentina): il profeta è tornato a giocare come sa, e da ora in poi saranno dolori per tutte le avversarie. A ben vedere, i risultati non entusiasmanti di inizio stagione, sia in campionato sia in coppa, passavano anche per la scarsa vena del fantasista brasiliano, che pare però aver ritrovato la miglior condizione fisica e psicologica. A Firenze Hernanes realizza un gol dei suoi: defilato sulla sinistra, si libera con un pregevole “paso-doble” e lascia partire un sinistro rasoterra secco e preciso.

4° posto – Bojan (1-0 all’Atalanta): è il turno di passare all’altra sponda del Tevere. Abbandonati momentaneamente i panni del Barcellona italiano, la Roma riscopre con l’Atalanta qualcosa che era stata colpevolmente dimenticata nelle prime uscite stagionali: il gioco in profondità. E con dei metronomi come Pizarro, Pjanic e De Rossi, non è un caso che le tre reti messe a segno dai giallorossi scaturiscano da lanci in verticale. Gli attaccanti non possono che trarne giovamento, primo fra tutti Bojan, in netto miglioramento rispetto alle scorse partite. E il gol che apre le danze con l’Atalanta ricorda a tutti che lo spagnolo non è diventato il più giovane marcatore nella Liga spagnola per caso: gran stop in area col destro su lancio di De Rossi e conclusione a incrociare di sinistro.

3° posto – Lodi (2-1 al Novara): ci sono alcuni calciatori per cui un calcio di punizione vale quanto (e forse più) di un calcio di rigore. Uno di questi è Francesco Lodi. Ne sa qualcosa la Juve, che lo scorso anno, nella sfida di ritorno, si è vista raggiungere sul pareggio da due perle su calcio piazzato del fantasista del Catania. Non avrà grande velocità, sarà forse un po’ incostante, ma ha un sinistro davvero magico. A farne le spese, in questo caso è il Novara: la posizione è quella ideale, leggermente spostata sulla destra; il piede, come detto, è quello fatato di Lodi; la parabola, a girare sul primo palo, è imprendibile.

2° posto – Simplicio (3-1 all’Atalanta): più e più volte abbiamo parlato di calciatori che sembravano essere fuori dai progetti delle squadre di appartenenza per poi tornare ad essere importanti e decisivi. Questa è anche la storia di Fabio Simplicio, neanche un minuto prima di questa partita. Ma si sa, Luis Enrique ci ha abituato a scelte tecniche coraggiosee imprevedibili; e nel caso di Simplicio, vuoi per intuizione, vuoi per incoscienza, vuoi per un’altra parola che inizia con la “c” ma non ripetibile in questa sede, la mossa si rivela più che azzeccata. Il brasiliano si rende autore di una prova di grande quantità impreziosita da una rete pregevole quanto importante, in quanto assicura i tre punti ai giallorossi: grande uno-due con Pjanic e astuto pallonetto a superare Consigli.

1° posto – Giovinco (1-0 al Genoa): le opere d’arte, quelle destinate a essere ricordate nel tempo, di solito sono quelle che dividono la critica. Lungi da me paragonare la “formica atomica” a un quadro espressionista, sta di fatto che, quando si parla di lui, è uno dei pochi casi in cui si verifica un bipolarismo perfetto (al contrario di quello che avviene nella politica italiana), tra chi ritiene che sia un campione e chi lo vede bene solo nelle “provinciali”. Giovinco, intanto, fa suo, riadattandolo, il consiglio che Virgilio da a Dante nel Canto III dell’Inferno: non ragioniam di lor, ma guarda e… segna. E, a proposito di opere d’arte, da ammirare e ri-ammirare il primo gol messo a segno dal fantasista dei ducali contro il Genoa: stop a seguire al volo di destro e “scavetto” a superare Frey in uscita bassa. Roba da Hermitage!

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