Uno-due Napoli: Cavani e Cannavaro stendono il Novara. Al San Paolo termina 2 a 0 per gli azzurri.

Il Napoli torna a vincere. Gli azzurri raccolgono i tre punti sconfiggendo un evanescente Novara grazie alle reti di Cavani e Cannavaro nella prima frazione.

Nella foto Cavani, autore del primo goal azzurro. Fonte immagne: Danilo Rossetti

Mazzarri schiera il suo solito 3-4-2-1. In attacco, l’inedito tridente Dzemaili-Hamsik-Cavani per sopperire alle defezioni di Pandev e Lavezzi. Pacchetto difensivo classico per il Napoli, e, a centrocampo la coppia centrale Gargano-Inler. Tesser risponde col 5-3-2, con il duo Mascara-Caracciolo in avanti supportato in mediana da Jensen, Radovanovic e Porcari.

Comincia il match e l’arbitro Doveri, dopo una manciata di secondi, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di un infortunio alla spalla; l’accaduto però non pregiudica la direzione di gara che ricomincia dopo oltre 20 minuti ad opera dello stesso Doveri.

Il Novara ha un atteggiamento prudente fin dai primi minuti, presentando ben 8 giocatori dietro la linea del pallone, affidando ai soli Mascara e Caracciolo le ripartenze offensive. I padroni di casa si rendono subito pericolosi con Maggio che dalla destra serve Cavani, ma il Matador mette incredibilmente a lato da due passi. Tre minuti dopo rispondono gli ospiti con Porcari imbeccato alla perfezione dall’ex Mascara ma De Sanctis  sventa, con l’aiuto di Aronica. Al 14′ il Napoli è ancora una volta ad un passo dal vantaggio sempre con lo strepitoso Maggio che, su calcio d’angolo, stacca con veemenza, il pallone però viene salvato sulla linea da Gemiti. Il goal è nell’aria e gli azzurri lo trovano al ventesimo: retropassaggio avventato di Radovanovic verso Fontana, il portiere svirgola e il pallone finisce sui piedi di Dzemaili, lo svizzero appoggia verso Cavani che, a porta spalancata, sigla il più facile dei goal. Dopo aver subito la rete il Novara non cambia l’interpretazione della gara, ristagnando sistematicamente nella propria metà campo. Il Napoli fa la partita, complice anche l’inconsistenza della formazione di Tesser.  Minuto 36, i partenopei trovano il raddoppio. Dopo gli sviluppi di un calcio d’angolo Gargano lancia la sfera verso Cavani, il numero 7 azzurro dalla sinistra prova il destro a giro, Fontana respinge ma sulla ribattuta capitan Cannavaro è il più lesto di tutti a scaraventare il pallone in rete. La prima frazione di gioco termina con gli azzurri in vantaggio per due reti a zero.

Parte la ripresa col Novara che prova ad attaccare, senza riuscire tuttavia a creare  problemi alla retroguardia azzurra. La prima vera occasione della ripresa è di marca Napoli, e arriva con Dzemaili dopo un quarto d’ora; il centrocampista  fa partire un destro violentissimo dal limite, col portiere ospite che è bravo a respingere con i piedi. Due minuti dopo Gargano crossa per Cavani ma il suo colpo di testa si spegne sul fondo. Il Novara è allo sbando e gli azzurri pungono continuamente.  Dzemaili serve Cavani in area ma la conclusione dell’uruguaiano finisce fuori. Poco dopo è ancora Dzemaili a rendersi pericoloso saltando due avversari in area, il numero 20 azzurro prova il tiro ma la sfera finisce sull’esterno della rete. Al 73′ prova ad offendere il Novara con Caracciolo ma De Sanctis salva in uscita. Questo sarà l’ultimo squillo della squadra di Tesser. Il monologo azzurro prosegue anche nel finale. Gli uomini di Mazzarri sfiorano numerose volte la terza marcatura. Al 79′ Cavani impegna Fontana con una conclusione di sinistro, poi,  su calcio d’angolo,  Hamsik triangola con Zuniga e prova a piazzare il pallone con il piatto, ma il portiere del Novara è ancora una volta attento. La partita si avvia verso la fine senza sussulti. Ultima emozione del match il colpo di testa di Cavani su cross di Maggio che finisce fuori.

A Fuorigrotta il Napoli sconfigge il Novara per 2-0. Mazzarri ritrova la vittoria cercando di riaprire il discorso terzo posto. L’ennesimo risultato negativo del Novara invece, condanna la compagine di Tesser, che ormai attende solo la certezza matematica per salutare la massima serie.

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