“L’antipatico” – La Serie B e questa Nazionale “spaccacampionato”…

La settimana che ormai ci lasciamo alle spalle è stata caratterizzata dalle scoppiettanti giornate di Serie Bwin
che hanno visto la prepotente conferma del Torino come assoluto leader della serie cadetta e dalla Nazionale di Cesare Prandelli, sazia e quasi maledetta dai “pallonari domenicali” che certo non la vedono di buon occhio.
Soffermiamoci proprio su queste due tematiche: Serie B e Nazionale.

Fonte immagine: wikipedia. Autore: Roberto Vicario
La Serie B si conferma campionato oltremodo interessante, imprevedibile e ricco di spunti.
Il Torino vince, convince e si gode la vetta solitaria, battendo un Verona arrendevole messo all’angolo sin dal primo minuto come un pugile stordito. Ventura gongola e azzarda il paragone tra il suo Toro e la Juve di Conte, sottolineando il felice momento della Torino calcistica. Il tecnico genovese ha di che essere soddisfatto considerando che con i 23 punti raccolti fin ora il suo team è l’unico ad essere rimasto imbattuto. Non ci sono dubbi: sulla carta il Torino ha qualcosa in più delle altre, seguito dal Padova che, non a caso, occupa la seconda posizione in classifica. Prima di elogiare il lavoro del tecnico Dal Canto, c’è da glorificare quello fatto dal direttore sportivo Rino Foschi: Marcolini, Milanetto e Cacia non sono nomi da poco, ma oggi ci si deve complimentare con Aniello
Cutolo che nell’anticipo del venerdi stende il Brescia con due reti, di cui una viene definita “alla Messi” per eleganza e pregevolissima fattura.
Non se la passa benissimo la squadra che doveva essere la “stracciacampionato”: la Samp di Atzori fatica a prender confidenza con una categoria tosta e impatta col bel Sassuolo di Pea; da qui le domande sulla reale consistenza tecnica del mister doriano esaltato per risultati in realtà mai ottenuti, visto che quella sua Reggina tanto esaltata, oggi, senza di lui, si trova a pari punti proprio con la Samp, pur avendo una rosa meno dotata tecnicamente.Perchè, allora, mettere al centro di un progetto tanto difficile un tecnico mediocre e, fondamentalmente, inadatto? Se lo starà domandando, tanto per citare un nome, Gigi De Canio,
tecnico dal talento purissimo che, come da lui stesso affermato, non sbaglia un campionato da dieci anni, ma che ogni anno fatica a trovare una panchina.
Un plauso va fatto al Livorno di Walter Novellino che stende 4-0 l’Albinoleffe: la squadra amaranto non è molto costante nel suo cammino ma il tecnico sta sfruttando al meglio ciò che ha a disposizione, ovvero una rosa discreta e ridimensionata nelle ambizioni rispetto alle passate stagioni.
Complimenti a Zeman che batte in un modo a lui ignoto il Cittadella, segnando un solo gol, a Piero Braglia che vince ancora con la sua Juve Stabia e a Rolando Maran che ne vince due su due col Varese: stavolta la vittima è l’Empoli di Bepi Pillon, che non ha ancora inciso sulla testa dei calciatori toscani.
Vince anche la squadra simpatia del torneo, il Gubbio di Pecchia, autentico eroe che tiene a galla una zattera fatta di legno davvero scadente, battendo una Nocerina nè carne nè pesce: d’altronde la squadra di Auteri è questa dall’inizio del campionato.
La Nazionale: qualcuno la guarda in tivù, altri si accontentano di saperne il risultato, qualcuno impreca scoprendo che per questa domenica la serie A rispetta un turno di riposo. Insomma, una tragedia!
A questo, si aggiunge una qualificazione ottenuta con largo anticipo e avversari mediocri che proprio non ti attirano. Non parliamo,poi, dei protagonisti di questa Nazionale: l’ultimo è Osvaldo, che, con tutto il rispetto, non ha dimostrato tantissimo. Se al buon Cesare bastano tre gol, uno più fortunato dell’altro, per chiamarti a indossare la maglia che ogni giocatore vorrebbe indossare, allora ci possono sperare tutti. Si spera quantomeno che nell’ultimo match di qualificazione si dia spazio a gente che merita un pò di gratitudine:
se no, ci divertiremo a vedere la solita Italia tra qualche sbadiglio, aspettando l’Europeo per il quale poi tiferemo tutti.

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