Italia-Francia 1-3, le pagelle degli azzurri: male la difesa, convince Candreva

Inizia male l’avventura della Nazionale di Giampiero Ventura che perde per 3-1 a Bari contro la Francia: la prima partita del tecnico genovese ha visto una buona Italia nel primo tempo che però ha regalato due gol alla Francia e non è stata capace di reagire nella ripresa. Ecco le pagelle dei nostri azzurri.

Giampiero Ventura. Fonte: violachannel.tv
Giampiero Ventura. Fonte: violachannel.tv

Buffon 6 – Il portierone della nostra Nazionale gioca il primo tempo dove incassa due reti. Non totalmente esente da colpe nelle realizzazioni dei francesi seppur non siano sue le colpe maggiori; bene nelle uscite alte. (Dal 46’ Donnarumma 6 – Esordio record per il portiere del Milan che sul gol del 3-1 francese ha qualche responsabilità visto che ha azzardato troppo presto i tuffo anticipato per il cross. Due buoni interventi rendono la sua prima maglia azzurra meno amara del risultato).

Chiellini 4,5 – Giornata di luna storta per il centrale della Juventus che ha pesanti responsabilità su i primi due gol della Francia. Da un giocatore del suo spessore non ci si aspettano leggerezze del genere. Ventura deve recuperare il miglior Chiellini per la sfida di Haifa.

Astori 6 – Non facile sostituire Bonucci al centro della difesa a tre. Astori dimostra buone proprietà tecniche ed una notevole crescita rispetto alle precedenti esperienze in azzurro: due le sue sbavatura in fase di impostazione ma nel complesso può essere un convocato fisso di Ventura.

Barzagli 5,5 – Poca comunicazione nell’azione dello 0-1 e diverse situazioni di fuorigioco valutate non alla perfezione. Protagonista comunque di un paio di interventi difensivi degni del suo nome. (Dal 46’ Montolivo 5,5 – A 32 anni ancora non riesce ad esprimersi al meglio in Nazionale, nemmeno nello stadio in cui ha giocato una delle migliori partite della sua storia azzurra. Buono un recupero su Pogba).

De Sciglio 6 – Dopo l’Europeo ha trovato il carattere nei contrasti, gli è mancata solo l’ambizione di provare a raggiungere il fondo con maggior insistenza. (Dal 58’ Florenzi 5,5 – Ingresso confusionario che ha dato poco all’Italia. Serve maggiore chiarezza sulla posizione da assegnargli in campo).

Bonaventura 6,5 – Sicuramente uno dei miglior in campo dell’Italia. Bonaventura dà qualità, dinamismo e ritmo alla manovra azzurra e in quella posizione di mezz’ala può diventare un jolly interessante nel percorso che ci porterà al Mondiale. (Dal 66’ Verratti 6 – Ancora indietro di condizione fisica, deve ritrovare i ritmi per prendere in mano il centrocampo. L’impressione è che così avanzato non renda al meglio; contro Israele dovrà essere schierato in regia).

De Rossi 6 – La grinta e l’esperienza che servono alla Nazionale. Un po’ pasticcione in alcune occasioni ma assolutamente da confermare nello scacchiere azzurro. Con la maglia dell’Italia è un giocatore sempre importantissimo. (Dal 46’ Rugani 5,5 – Esordio in nazionale non brillante ma comunque generoso. Difficoltà di comunicazione con i compagni nelle uscite e nei fuorigioco; deve crescere e trovare i minuti per poter meritarsi un posto nei 23 anche in futuro).

Parolo 6,5 – Anche Parolo è stato tra i migliori. Il centrocampista della Lazio sa giocare alla grande a tutto campo ed è efficace in entrambe le fasi. Sta legittimando la fiducia ripostagli dai vari CT.

Candreva 6,5 – Primo tempo estremamente positivo se non fosse per quel gol sciupato dopo una grande azione corale. Trova dribbling, spunti e idee. È sicuramente il giocatore chiave per creare superiorità numerica.

Eder 6 – Suo l’assist per l’unico gol italiano, un’ottima accelerazione che gli permette di mostrare le sue qualità migliori. Si sta sudando la permanenza in azzurro, adesso è chiamato al salto di qualità; peccato per la palla a porta vuota lisciata di testa.(Dal 75’ Belotti 6 – Entra e lotta su tutti i palloni ma non riesce a ritagliarsi alcuna occasione).

Pellè 6 – Grandissimo gol per far capire che in Cina non si sta arrugginendo. Sua la prima realizzazione dell’era Ventura, importante per avere continuità nelle convocazioni e non finire nel dimenticatoio come Diamanti e Gilardino una volta partiti per l’Oriente.

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