Juventus-Genoa 3-2, le pagelle dei bianconeri: la decide il giovane Rafia
La Juventus batte il Genoa 3-2 grazie alle reti di Kulusevski, Morata e del giovane Rafia ed approda ai quarti di finale di Coppa Italia dove attende la vincente di Sassuolo-SPAL.
Ecco le pagelle dei bianconeri:
Buffon 5,5: qualche responsabilità sul bel gol di Melegoni ce l’ha, per il resto cerca sempre di guidare la difesa.
Dragusin 6: il giovane difensore rumeno continua a lasciare una buona impressione, anche stasera gioca con la tranquillità di un veterano.
Demiral 6,5: sempre attento negli anticipi, tornerà utilissimo a Pirlo. (Danilo 6)
Chiellini 6,5: grandissimo ritorno in campo per il capitano della Juventus che aggredisce sempre i propri avversari e regala un bellissimo assist a Kulusevski in occasione del primo gol. (Bonucci 6)
Wesley 5,5: il giovane sudamericano parte alla grandissima mettendo in seria difficoltà la difesa avversaria, poi dopo il primo gol genoano (sui cui ha tante responsabilità) si spegne e sparisce dalla partita. (Ronaldo 6)
Arthur 6: quando ha la palla tra i piedi non la perde mai, ma forse rallenta un po’ troppo la manovra bianconera. Ha il merito di salvare un gol sulla linea nei tempi supplementari.
Bentancur 6: gioca una buona partita, Pirlo lo tiene negli spogliatoi a fine primo tempo in vista del Derby d’Italia di domenica sera. (Rabiot 5)
Portanova 6: il figlio d’arte gioca una buonissima partita contro quella che con ogni probabilità sarà la sua prossima squadra, sta dimostrando di meritarsi di rimanere nei piani alti. (Rafia 6,5)
Bernardeschi 5: schierato nell’inedito ruolo di terzino. In fase difensiva non malissimo ma quando riceve palla negli ultimi 30 metri avversari è un disastro.
Kulusevski 6,5: lo svedese sta ritrovando la miglior forma e sta confermando di preferire il ruolo di seconda punta. Questa sera decide la partita con un gol ed un assist per Morata.
Morata 6,5: primo tempo di altissimo livello poi piano piano inizia a calare, ma considerando che rientra da un infortunio la cosa è anche normale.