Milan-Torino 4-1, le pagelle dei rossoneri che brillano a San Siro
Buona la prima per il Milan a San Siro nella stagione 2023-24. I rossoneri vincono e convincono nella “prima” davanti al loro pubblico. Di seguito le pagelle degli uomini di mister Stefano Pioli.
Maignan 7: passaggi mai banali, imposta l’azione sempre con intelligenza. In un secondo tempo da poco impegnato, fa ordinaria amministrazione.
Calabria 6: prestazione sufficiente per il terzino che spesso si rende propositivo come uomo aggiunto in fase offensiva.
Tomori 6,5: partita convincente dopo quella macchiata da qualche errore di troppo contro il Bologna.
Thiaw 7: vedi il suo compagno di reparto più qualcosa in più. Quando parte palla al piede fa male. (Dal 66′ Kjaer s.v.).
Hernandez 7.5: la fascia sinistra, con lui e Leao diventa quasi illegale. Vedere l’azione del terzo gol per credere: ragionata, pensata: colpito e affondato, con scavetto annesso. (Dall’87’ Florenzi s.v.).
Loftus-Cheek 7.5: ha già conquistato la fiducia di San Siro con una prova di carattere, nella doppia fase di gioco. Peso aggiunto in area di rigore. (Dal 66′ Musah 6: pochi minuti ma si vede tenacia da vendere).
Krunic 7: tutti attendono il ritorno di Bennacer, ma lui c’è. Lo fa da dietro le quinte, ma come recupera certi palloni in difesa testimonia la sua buona salute.
Reijnders 7: metronomo onnipresente, detta i tempi di gioco e lo fa con naturalezza. Ovunque ti giri lo trovi dietro, mette zampini ovunque.
Pulisic 8: in questo avvio è il faro della banda di Pioli. Non solo per il gol, ma perché ha quel tocco in più che lo sta elevando a diventare un punto fisso di questo Milan.
Giroud 7.5: due gol su rigore, ma bisogna saperli anche battere. Prezioso per far salire la squadra, vietato guardare la carta di identità. (Dal 66′ Chukwueze 6: San Siro ha potuto ammirare i primi tocchi di classe del giocatore che sulla fascia prova a impensierire la difesa granata).
Leao 7.5: manca il gol, ma c’è tutto il resto. Al momento basta e avanza. Inutile ripetere che quando parte palla al piede non ce n’è per nessuno. Manda in gol Hernandez con intelligenza ed educazione. (Dal 66′ Okafor: continua il lavoro di Giroud, cerca nuovi spazi e parte da metà campo per accompagnare l’azione).
All. Pioli 7: c’è tanto da fare, ma la qualità dei giocatori a disposizione lo aiuterà molto. Partire da una base solida di 4-3-3, comprese le idee chiare sugli interpreti, è sempre un grande punto di partenza.