Roma-Torino 3-1, pagelle giallorosse: Pellegrini si conferma, Peres male

La Roma gioca come nelle ultime gare e vince contro il Torino all’Olimpico: i granata restano in 10 dopo appena un quarto d’ora. I giallorossi approfittano della superiorità numerica, calano il tris e rischiano nel finale con qualche disattenzione di troppo.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: PAU LOPEZ INSICURO, MKHITARYAN FIRMA IL TACCUINO

Pau Lopez 5: poco coinvolto per tutto il match è chiamato solo a parate facilmente attuabili. A 20 minuti dalla fine, una respinta corta e un’uscita poco sicura, permettono a Belotti di accorciare le distanze in mischia. Peccato l’errore vista la crescita nelle ultime partite.

Ibanez 6: in fase di marcature è sempre perfetto anche se, perde un po’ le distanze nell’assalto finale dei granata. Il vero problema sono le impostazioni con passaggi e lanci lunghi da rivedere per la poca precisione. Insieme a Smalling e Mancini si sente a suo agio ed è efficace su ogni intervento.

Smalling 6.5: ritorna titolare dopo lo stop per l’infortunio al ginocchio e dimostra subito di essere nuovamente in forma. Non sbaglia nulla e comanda con la sua esperienza: Belotti ha vita difficile con lui che ne argina ogni iniziativa.

Mancini 6: anche lui al rientro post infortunio con qualche errore di troppo. Non ci sono grandi sbavature ma l’ammonizione poteva essere evitata. Soffre poco vista anche l’inferiorità numerica dell’avversario che evita di attaccare per quasi tutto il primo tempo. (dal 46′ Kumbulla 6.5: rispetto al suo predecessore è più sicuro e bravo con i piedi, soprattutto nell’appoggiare la manovra dei compagni. Tenta un colpo di testa che non impesierisce Milinkovic-Savic. Nel finale regge l’urto e protegge il suo portiere da qualsiasi tentativo di attacco).

B. Peres 5.5: spinge poco e non quando si trova in ottima posizione, sbaglia clamorosamente svirgolando un rigore in movimento. Si fa ammonire per una ingenuità che ne condizionerà l’intero primo tempo. Fonseca non vuole rischiare l’espulsione e lo toglie all’intervallo. (dal 46′ Karsdorp 6.5: grande corsa come dimostrato a Bologna. La manovra della Roma è più lenta e lui si limita ad offendere quando può e ad accompagnare per i restanti minuti. In difesa si fa trovare pronto con recuperi importanti che evitano problemi al reparto arretrato).

Veretout 6.5: il centrocampista della Roma regala un’altra prova di intensità e grinta. Dal dischetto è infallibile e mette a segno il 2-0 che chiude definitivamente i conti nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, con i ritmi più bassi, cala d’intensità, soffrendo soprattutto le ripartenze del Torino che rischia di segnare più di una rete.

Villar 6: meno brillante delle ultime uscite, costantemente raddoppiato dal centrocampo granata che gli toglie i tempi di gioco. È costretto ad alzare i ritmi e, dopo l’imbarazzo iniziale, trova le misure per suggerire gioco. Qualche bella iniziativa, ma arginato nel modo giusto dagli schemi di Giampaolo. (dal 59′ Pedro 5.5: Fonseca lo getta nella mischia per colpire in contropiede un Torino che si stava sbilanciando troppo. Lo spagnolo non è in serata e non entra mai in partita restando evanescente. Un peccato per i giallorossi che devono recuperarlo al più presto in vista del match contro l’Atalanta del weekend).

Spinazzola 7: si conferma il miglior terzino italiano del momento. I suoi cambi passo e le sue accelerazioni creano continuo scompiglio nella retroguardia del Torino. La Roma lo cerca con costanza e spera sempre nel suo estro per scardinare il fortino nemico: viene sostituito da Calafiori dopo il definitivo 3-0. (dal 71′ Calafiori 5.5: entra in un momento difficile dell’incontro con il Torino che preme e con i padroni di casa costretti ad arretrare. Non riesce ad incidere e sbaglia qualche controllo di troppo che lo portano anche a rimediare un’ammonizione rivedibile. Deve maturare ma c’è tutto il tempo per crescere).

Pellegrini 7: viene riposizionato nuovamente dietro Dzeko e svaria in zona d’attacco da vero trequartista. Parte a rilento, ma con il passare dei minuti scalda i motori come un perfetto diesel. Il 3-0 porta la sua firma con un gran tiro che gela Milinkovic-Savic: secondo gol consecutivo dopo Bologna per scacciare definitivamente ogni tipo di critica.

Mkhitaryan Roma
Fonte immagine: sassuolocalcio.it

Mkhitaryan 7: senza l’armeno la Roma ha una marcia in meno e Fonseca ne è consapevole. Lo schiera titolare rinunciando al turnover, almeno inziale e l’attaccante ripaga la scelta dell’allenatore con un grande gol che sblocca il match. Inserimenti, giocate e tecnica: in questo momento resta il migliore della rosa per forma e mentalità. 90 minuti forse eccessivi: si poteva preservarlo in vista della trasferta di Bergamo anche se, nella ripresa, abbassa notevolmente il ritmo.

Dzeko 6.5: manca la rete, ma rimedia guadagnandosi il penalty del 2-0 con un inserimento che brucia Lyanco. Il bosniaco combatte per la squadra, non ha occasioni nitide e si limita a giocare di sponda senza pungere in prima persona. (dal 59′ Mayoral 6: entra e regala l’appoggio giusto per il 3-0 di Pellegrini. Nel finale sfiora il 4-1 del ko, in pieno recupero, facendosi recuperare per la troppa lentezza d’esecutione. Non sfigura e continua a convincere staff e tecnico).

Fonseca 7: poteva strappare un 8 se non ci fosse stato l’assedio finale del Torino. La Roma lo segue e gioca un ottimo calcio che archivia la pratica dopo un’ora di gioco. Poi il calo di tensione, il solito calo che permette agli avversari di tornare in partita grazie ad un errore di Pau Lopez. La difesa sbanda per qualche minuto ma, alla fine, i giallorossi strappano di carattere tre punti importantissimi e il terzo posto in classifica.

 

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