I voti nerazzurri per Atalanta-Slavia Praga 0-0
Le pagelle della formazione allenata da Ivan Jurić
CARNESECCHI, VOTO 6,5: non ha gran lavoro, ma è bravo soprattutto sulla punizione di Provod. Una quasi certezza.
KOSSOUNOU, VOTO 5: in affanno al rientro, forse poteva calciare un secondo prima quando gli viene chiuso lo specchio da Markovic, peraltro esordiente nella competizione.
HIEN, VOTO 6: esce bene dalla battaglia, nel complesso.
DJIMSITI, VOTO 6: prima Kusej e poi Provod, che su azione si vede poco. Sta crescendo e non esce praticamente mai dalla squadra.
ZAPPACOSTA, VOTO 6,5: bell’assist per Krstović, purtroppo cestinato. Gran rialzo delle sue quotazioni: un percorso cominciato dalla prima maglia del 1′ della stagione a Torino.
ÉDERSON, VOTO 6,5: tra i più positivi, in mezzo si conferma una nota importante anche in serate in cui la brillantezza comune non è così elevata.
DE ROON, VOTO 5,5: soffre e fatica a creare situazioni da utilizzare in avanti. Jurić lo sta gestendo con intelligenza e finora aveva risposto bene, stasera un passo indietro.
BERNASCONI, VOTO 6: non spinge molto perché dalle sue parti si muove Moses, il giocatore più attivo. Nel complesso non demerita, esce all’intervallo perché ritorna Zalewski.
DE KETELAERE, VOTO 7,5: forse una delle migliori prove da quando è a Bergamo, al netto dei discorsi pesati su gol e assist. Si fa trovare sempre tra le linee e impegna Markovic a una super parata. Da applausi un paio di filtranti per Sulemana e Scamacca, purtroppo non concretizzati.
LOOKMAN, VOTO 6: vivace, non ancora al meglio della condizione. Siamo già alla quinta presenza e mancano gol e assist: soprattutto da lui deve partire la nuova ricerca della porta.
KRSTOVIĆ, VOTO 4,5: due occasioni importanti sbagliate, che incidono sul risultato. Forse avrebbe meritato più continuità, dirà qualcuno, ma l’Atalanta ha tante alternative e lui non sembra così lucido per meritarsi presenze filate, almeno al momento.
BELLANOVA, VOTO 5,5: non incide troppo nel finale: da uno dei giocatori più di gamba, seppur al rientro, ci si poteva aspettare un pizzico di spunto in più.
ZALEWSKI, VOTO 6,5: anche i tanti scettici di agosto hanno deposto l’ascia della discordia: giocatore che rende una manovra spesso lenta di tutt’altra pasta. Gran cross per la testa dell’amico Scamacca.
SAMARDŽIĆ SV
SULEMANA, VOTO 5,5: forse meriterebbe mezzo voto in più per il tentativo di provare sempre la giocata, ma sul giudizio pesa quella gestione mancata di un pallone che, se controllato con più calma, probabilmente avrebbe portato a un gol di capitale importanza.
SCAMACCA, VOTO 6: non sciolto nelle movenze, eppure molto vicino al gol due volta. Il mister ne riconosce l’importanza nelle interviste post-gara.
JURIĆ, VOTO 5,5: il gioco non è del tutto fluido, ma c’è comunque l’impressione di una squadra ordinata, come peraltro ha quasi sempre dimostrato negli anni, soprattutto tra Verona e Torino. I picchi di spettacolarità gasperiniani, però, sono raggiunti poco spesso, e la differenza si vede nei numeri realizzativi. Ora due trasferte dure in Champions, che orienteranno il percorso nel “gruppo-campionato”.