Kevin Strootman – Olympique Marsiglia: manca solo l’ufficialità
Secondo svariate indiscrezioni, siamo ormai alle battute finali: Kevin Strootman sarebbe ormai prossimo all’addio capitolino. Secondo svariate fonti (Sky, Sport Mediaset, L’Equipe) il centrocampista olandese, classe 1990, sarebbe pronto a fare le valigie. L’operazione porterà, verosimilmente in tempi celeri, al ricongiungimento tra il calciatore ed il tecnico francese Rudi Garcia, suo grande estimatore da tempi non sospetti, che non ha mai nascosto di avere un debole per le sue doti tecniche. Nella giornata di ieri, l’Olymipique Marsiglia ha contattato l’entourage del giocatore, facendo pervenire la prima offerta ufficiale al Club di Pallotta. Dopo un’iniziale empasse, la conclusione dell’affare appare molto vicina.
Eusebio Di Francesco, attuale allenatore dei giallorossi, nell’ambito della conferenza stampa tenutasi alle ore 15.00, ha asserito che la scelta di non convocare Strootman è stata operata proprio alla luce dell’esistenza di una trattativa volta al trasferimento del giocatore.
La veridicità dell’affare è stata confermata anche dal parere autorevole di Gianluca Di Marzio, giornalista Sky e fondatore dell’omonimo portale, secondo il quale “l’offerta del Marsiglia ha superato infatti i 25 milioni di euro, bonus compresi, ed è stata accettata dalla Roma. Le due società stanno adesso definendo i dettagli e organizzando le visite mediche del giocatore, in programma domani. Strootman dovrebbe firmare un contratto di cinque stagioni”.
La Roma si prepara così a salutare un ragazzo di indubbio valore tecnico, ma contraddistinto da un destino beffardo che, negli ultimi anni, lo ha visto spesso combattere con infortuni durissimi. L’amore della tifoseria giallorossa per il calciatore è cosa nota; non a caso, il malcontento della stessa non ha tardato a palesarsi, soprattutto per mezzo dei social: su Facebook, Twitter e Instagram proliferano post di netta opposizione alla cessione di un giocatore che, sin dal suo arrivo a Trigoria, è sempre apparso come un simbolo di correttezza, attaccamento alla maglia, sacrificio e devozione. Sembrava, insomma, un amore destinato a durare a lungo. Probabilmente, alla soglia dei ventott’anni, l’olandese ha avvertito il classico “bisogno di nuovi stimoli”, cogliendo al volo la possibilità di raggiungere un allenatore che, in passato, ha dimostrato di apprezzarlo e di saperlo valorizzare, puntando fortemente su di lui.