Boca Juniors, Osvaldo spiega: “Non parlo di Inter. Giocare nel Boca è un sogno”

Pablo Dabiel Osvaldo, ex attaccante dell’Inter passato ad inizio anno al Boca Juniors, tocca molti temi intervistato dal Corriere della Sport.

Osvaldo (Fonte immagine: Biser Todorov - wikipedia.org )
Osvaldo (Fonte immagine: Biser Todorov – wikipedia.org )

Osvaldo ci tiene a precisare subito: “Parlo di tutto ma non di Inter. Voglio evitare polemiche e fraintendimenti”.

Si passa quindi ad analizzare la sua nuova avventura calcistica: Giocare un giorno nel Boca è sempre stato il mio sogno, ma non speravo di realizzarlo già in questa stagione. Spesso le cose accadono quando non ce lo aspettiamo”. 

Il Boca è anche la squadra del cuore di Maradona, come spiega Osvaldo: “Io nasco tifoso del Boca e naturalmente Maradona è stato il mio mito calcistico. Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo quando ero un ragazzino e per me è stata una cosa fantastica, che ricordo con emozione, come se fosse ieri. Maradona è un grande tifoso del Boca e sapere che il più grande calciatore della storia fa il tifo per la squadra nella quale milito, non può lasciarmi indifferente“. 

C’è spazio per parlare anche di calciomercato e di chi, tra i compagni italiani, vorrebbe vedere al Boca: “In questi anni ho giocato con tanti campioni e diversi di loro sono miei amici. Non vorrei fare un torto a nessuno, ma se proprio devo fare due nomi, dico Andrea Pirlo e Francesco Totti anche perché hanno uno stile da sudamericani e, soprattutto, perché con la loro classe credo siano giocatori da Boca, di quelli che farebbero impazzire la Bombonera“. 

Per finire, Osvaldo parla di nazionale e delle scelte di Conte: Con Conte ho un rapporto caratterizzato da grande lealtà e stima reciproche. Sia lui che io siamo due persone dirette, che non amano le ipocrisie. So che mi ritiene un calciatore forte e lo ha dimostrato volendomi alla Juventus a gennaio scorso (2014, ndr) in un momento non facile per me. Questo per me è uno stimolo. Al tempo stesso, però, so perfettamente che non giocare in un campionato europeo è uno svantaggio perché il ct non mi può vedere giocare dal vivo molto facilmente. A meno che non decida di venire a trascorrere qualche giorno qui in Argentina e, sinceramente, ne sarei molto felice perché gli farei mangiare un Asado fantastico… È invitato fin da adesso! A parte gli scherzi, so che non è facile per lui e per il suo staff seguirmi da vicino”. 

 

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