Hala Madrid, la Liga è tua

Con 94 punti il Real Madrid è campione di Spagna. E’ il trionfo di Josè Mourinho, che dopo gli scudetti in Portogallo, Inghilterra e Italia vince anche nella penisola iberica.

La vittoria per 3-0 sul campo dell’ Athletic Bilbao con reti di Higuain, Ozil e Cristiano Ronaldo ha consentito ai “blancos” di chiudere la pratica Liga con 2 turni d’anticipo grazie ai  7 punti di vantaggio accumulati sul Barcellona che ha vinto ieri 4-1 sul Malaga. Mourinho opta per un leggero turnover dopo due settimane di partite ogni tre giorni. Il modulo resta un 4-2-3-1 ma nell’undici titolare entrano Coentrao al posto di Marcelo, Callejon per lo squalificato Di Maria e Higuain per Benzema, che parte dalla panchina. Un turnover che dà linfa al Real Madrid, piuttosto che togliere certezze.Il Real Madrid parte a mille in un’atmosfera incandescente e dopo dieci minuti di grande pressing all’11’ ottiene il rigore che potrebbe garantire il primo vantaggio ma Cristiano Ronaldo spreca malamente calciando con un piatto centrale facile preda di Iraizoz. Ci pensa Ozil che al 16′ regala a Higuain un pallone meraviglioso che l’argentino scaraventa in rete per l’1-0. La partita si accende e il Real Madrid risponde alla grande con il 2-0 di Ozil, che al 20′ sfrutta un pallone illuminante di Ronaldo per il raddoppio. La partita potrebbe finire qui, ma a tenerla in vita è soprattutto l’orgoglio straripante dei baschi. Che al 37′ colpiscono una clamorosa traversa dalla distanza con San José , montante a cui risponde subito un altro legno di Ozil dalla distanza. Un match d’intensità pazzesca che va all’intervallo con il doppio vantaggio merengue. Il Real Madrid entra in campo con il piglio giusto anche nella ripresa e dopo cinque minuti va vicino al gol con uno straordinario Higuain, che ci prova anche in semirovesciata pescando un corner. Tiro dalla bandierina che porta però al 3-0, ovviamente di Cristiano Ronaldo, che mette di testa il marchio sulla partita della festa. Il match si chiude qui.Per i ‘merengues’ e’ il 32° titolo della storia e mancava dal 2006/2007 con Fabio Capello.