Premier League, pazzo finale ad Upton Park: il West Ham supera 3-2 il Man Utd

Nel recupero della 35^ giornata di Premier League il West Ham saluta Upton Park dopo 112 anni di storia, battendo il Manchester United per 3-2 in una sfida bellissima, emozionante, appassionante e piena di colpi di scena. La gara di addio allo storico impianto di Boleyn Ground è stata, però, macchiata dal vigliacco e vile attacco operato da un centinaio di tifosi degli Hammers all’arrivo del pullman del Manchester United (oggetto di un fitto lancio di oggetti e bottiglie, con vetri rotti e intervento immediato delle forze dell’ordine) che ha causato il posticipo di un’ora del calcio d’inizio della sfida.

Una formazione del West Ham (fonte: joshjdss, Flickr.com)
Una formazione del West Ham (fonte: joshjdss, Flickr.com)

PRIMO TEMPO – Nel West Ham Slaven Bilic è costretto a rinunciare al titolare Adrian fra i pali, con Randolph al suo posto; mentre Louis Van Gaal sceglie il giovane Rashford come unica punta, supportato da Mata e Martial sugli esterni, con Wayne Rooney inizialmente più basso nel ruolo di mezz’ala. Gli Hammers partono forte, più convinti e organizzati, in un’atmosfera da brividi, caldissima e assolutamente meravigliosa, cercando di sovrastare i Red Devils dal punto di vista fisico e dell’intensità. Di contro gli uomini di Van Gaal provano ad addormentare il gioco con una fitta ragnatela di passaggi corti, atta a far scoprire la difesa avversaria. E al minuto nove la sfida si sblocca in favore dei padroni di casa: Cresswell va in verticale da Lanzini, cross basso in area per Sakho che gira di sinistro battendo De Gea (anche grazie ad una deviazione di Blind) per l’1-0. Il vantaggio carica ulteriormente gli Hammers che creano altre due occasioni fra il 17° e il 18°: prima Dimitri Payet ci prova da fuori con De Gea che blocca agevolmente, poi Andy Carrol sfruttando un errato piazzamento della difesa avversaria si invola verso la porta avversaria, ma il suo sinistro ravvicinato viene respinto di piede dal portierone spagnolo, salvando il Manchester United. I Red Devils praticamente sono fuori dal match, incapaci di opporsi al ritmo incessante imposto dai ragazzi di Bilic e alla mezz’ora rischiano nuovamente di capitolare quando Noble scippa la sfera a centrocampo ad un indisponente Martial e lancia in contropiede Payet, il cui destro però termina abbondantemente alto anche per un rimbalzo fasullo del pallone al momento della conclusione. Nel finale di frazione, altra occasione per i padroni di casa con un colpo di testa di Sakho alto sopra la traversa, a chiudere un assoluto monologo degli Hammers nel primo tempo.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con l’ingresso in campo nel Manchester United dell’ex della sfida Michael Carrick al posto di Morgan Schneiderlin, ma soprattutto con il goal del pareggio dei Red Devils al minuto 50: lungo lancio di De Gea dalla porta, palla a Rashford che lancia Mata con la difesa del West Ham scoperta, dribbling in area dello spagnolo e assist perfetto per Anthony Martial il cui tocco a porta praticamente sguarnita vale l’1-1. Il West Ham, colpito nell’orgoglio, non ci sta e pochi minuti dopo crea due grosse chance per tornare avanti, ma prima il destro dal limite di Payet (dopo un gran lavoro di sponda di Carrol) sibila il palo sinistro della porta di De Gea, mentre poi è Sakho a divorarsi di testa da pochi passi la chance del raddoppio. Nonostante le tante energie spese nella prima frazione gli Hammers continuano ad attaccare, affidandosi soprattutto alle palle inattive (dove lo United lascia alquanto a desiderare) con Andy Carrol vicinissimo di testa al 67° al vantaggio, ma Martial salva i suoi proprio sulla riga di porta. E proprio il giovane francese diventa protagonista assoluto della sfida al minuto 71, quando porta a sorpresa e beffardamente in vantaggio il Manchester United: Rooney recupera con forza e caparbietà un pallone in mezzo al campo, sfera a Rashford che lancia Martial in campo aperto, dribbling in velocità su Reid e cross sbagliato col mancino che diventa un tiro in porta, beffando Randolph per il 2-1 e per l’undicesima rete stagionale in Premier League dell’ex Monaco. Nonostante la tremenda botta psicologica presa gli Hammers non si scoraggiano riversandosi subito con forza ed energia nella metà campo avversaria e in un amen, fra il 76° e l’80°, ribaltano clamorosamente la partita: prima è Antonio (sfruttando un cross al bacio di Payet) a superare di testa De Gea per il pareggio, mentre poi è Reid a battere la resistenza del portiere spagnolo con un’altra incornata (sempre su assist del fantasista transalpino) per l’incredibile 3-2 e per l’ultimo goal segnato di fatto nella storia di Upton Park. Nel finale Van Gaal le prova tutte pur di pareggiare, inserendo anche Lingard e Januzaj al posto di Herrera e Valencia, ma il West Ham tiene alla grande anche nei quattro di recupero e saluta un festante e commosso Boleyn Ground con una pazzesca ed emozionante vittoria.

Con questo successo gli Hammers tornano al sesto posto in classifica con 62 punti, scavalcando il Southampton a quota 60 e mettendo una seria ipoteca sulla partecipazione alla prossima Europa League. Il Manchester United, invece, ad un turno dalla fine della Premier League fallisce il sorpasso al quarto posto (accesso ai preliminari di Champions League) nei confronti dei cugini del City, restando a quota 63 contro i 65 dei rivali cittadini.

Francesco Tusi

Francesco Tusi

Amante del calcio, metafora più vera della vita in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. Amante del mare, della sua vastità e della sua sconfinata bellezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy