Spettacolo Everton, Arsenal ancora KO: finisce 3-0 al Goodison Park

L’Arsenal viene da due vittorie nelle ultime 8 partite. I Gunners hanno perso la brillantezza di inizio stagione, ma il buon secondo tempo contro il City ha lanciato segnali incoraggianti. Privi di numerosi titolari, Özil su tutti, l’unica buona notizia è il recupero di Aaron Ramsey, inizialmente in panchina. L’Everton è sulle ali dell’entusiasmo: cinque vittorie nelle ultime cinque partite. I Toffees sono ora al quinto ponto, e quello contro l’Arsenal è di fatto uno scontro diretto per la qualificazione alla prossima Champions League.

Goodison Park Author: BiloBlue
Goodison Park
Author: BiloBlue

I ritmi in avvio di partita sono alti, e il tifo dei Toffees è assordante: sanno che, con una vittoria, si porterebbero ad un solo punto proprio dai Gunners.
Al sesto minuto, Leon Osman viene ammonito per un irruente tackle in scivolata su Sagna, ma nella dinamica dello scontro è proprio l’inglese ad avere la peggio, finendo per tagliarsi il viso con i tacchetti dell’avversario. La ferita è profonda, e Roberto Martinez è costretto al cambio: dentro il baby-prodigio Ross Barkley, inizialmente in panchina poichè non al meglio della condizione.
Al quarto d’ora, l’Everton è in vantaggio: gran palla di Baines dall’out di sinistra per Lukaku, il tiro del belga è forte ma centrale, Sczsesny respinge con i piedi ma Naismith è il più lesto di tutti e sigla il gol del meritato 1-0. Nell’occasione, rivedibile il posizionamento dell’intera difesa dell’Arsenal.
I Gunners sembrano aver accusato il colpo, e l’Everton approfitta di un avversario inebetito per imbastire eleganti trame di gioco, andando diverse volte vicino al raddoppio. Al 30′, attento Sczsesny su un tiro di Barkley da posizione defilata. Il polacco deve superarsi sul seguente calcio d’angolo, respingendo la botta dalla distanza di Mirallas.
Il portiere dei Gunners nulla può pochi minuti dopo, quando Romelu Lukaku infila l’Arsenal con un’azione in velocità. Arteta perde colpevolmente palla sul pressing di Naismith, Mirallas lancia Lukaku sull’out di destra, il belga brucia Vermaelen e conclude con un poderoso sinistro.
Il doppio vantaggio è più che meritato, quanto fatto vedere in campo dall’Arsenal fino a questo punto è sintomatico di una squadra fuori forma e in calo di fiducia. L’Everton non abbassa i ritmi, l’occasione di mettere KO l’avversario è ghiotta. Un caricatissimo Lukaku va vicino al 3-0, con un tentativo dalla distanza. Al 41′, viene impegnato per la prima volta anche Howard, sfidato dal mancino di Podolski, ma la reazione dei rossi di Londra è tutta qui.
Piove sul bagnato in casa Arsenal: l’ammonizione rimediata da Flamini al 43′ significa che il francese, all’ottava ammonizione stagionale, salterà due partite, tra cui la semifinale di FA Cup.
Si va al riposo con il Goodison Park in festa e i giocatori dell’Arsenal a capo chino.

Il secondo tempo inizia meglio per l’Arsenal, che impegna la difesa dell’Everton con azioni insistite. Prendono coraggio anche i numerosi tifosi in traserta, che incitano la squadra a gran voce.
L’Arsenal va vicino al gol grazie al pressing di Sagna e Giroud, con Howard messo in seria difficoltà da un retropassaggio su cui deve intervenire in scivolata. Nonostante la determinazione dei Gunners, l’Everton ha vita facile nel rispondere agli attacchi. E proprio nel momento migliore dei Gunners, l’Everton chiude la partita con un contropiede repentino. Su una palla persa da Sagna a metà campo, Mirallas lancia Naismith, l’uscita di Sczsesny è buona ma il rimpallo favorisce l’ala belga: l’intervento in scivolata di Arteta è puntuale, ma appoggia docilmente il pallone in rete. 3-0 al 60′, notte fonda per l’Arsenal.
Wenger si gioca i tre cambi, inserendo Chamberlain, Sanogo e il ritrovato Ramsey al posto di Flamini, Podolski e Giroud, ma ormai l’Everton è padrone del campo: dopo il terzo gol, i ritmi diventano sensibilmente più bassi. C’è giusto il tempo per tributare una standing ovation agli autori dei gol Naismith e Lukaku, e per assistere alla sfortunata traversa di Chamberlain.
L’Arsenal ora rischia seriamente di veder sfumare anche la qualificazione alla prossima Champions League. Ha ancora un punto di vantaggio sui Toffees, ma il morale e la forma fisica potranno giocare un ruolo decisivo. La squadra di Roberto Martinez si gode la sesta vittoria consecutiva: il quarto posto non è più un sogno.

 

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