Champions League: Spettacolo a Madrid, Psg sul velluto. Malaga e Porto le prime qualificate

Finali al cardiopalma dopo dei primi tempi non troppo entusiasmanti, soprattutto per squadre competitive come Real Madrid e Manchester City che si trovavano addirittura in svantaggio dopo 45 minuti di gioco.
Entriamo nel dettaglio.

 

Fonte: PSG World

Girone A

 


Partita non proprio entusiasmante e giocata su ritmi blandi quella disputata da Porto e Dinamo Kiev; le due squadre si dividono la posta con un secco 0-0 e aggiungono un punto a testa alla loro classifica: la formazione portoghese si fa rimontare di due punti dal Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti, rimanendo comunque in testa al girone seppur matematicamente qualificata, mentre quella ucraina si porta a quattro punti totali e vede sempre più vicino il “traguardo” dell’Europa League, essendo la squadra francese ormai avanti di cinque distanze. Serata differente quella del Parco dei Principi: il Paris Saint Germain travolge la squadra croata e riscatta, seppur in territorio internazionale, l’amara prestazione contro il Saint Etienne. Ad aprire le danze e a portare le squadre negli spogliatoi per il primo tempo con il risultato di 1-0 è il difensore centrale Alex (16′), abile a metterla in rete sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa non c’è gara e la squadra francese dilaga: le reti sono siglate al 61′ da Matuidi, al 65′ da Menez e all’80’ da Hoarau. Serata di grazia per Zlatan Ibrahimovic che, non riuscendo a segnare, si fa “perdonare” con bel 4 assist. Fuoriclasse assoluto.

 

Classifica:
Porto 10 (Qualificato)
Psg 9
Dinamo Kiev 4
Dinamo Zagabria 0

 

Girone B


Del tutto diversa la serata nel girone B: 8 le reti segnate, per uno spettacolo che non è passato inosservato. In casa dello Schalke 04 l’Arsenal illude, sembra avere la gara in mano e alla fine si fa rimontare dai padroni di casa che raggiungono il 2-2 nella ripresa e rimangono quindi in cima al girone. Walcott al 18′ e Giroud al 26′ portano avanti i Gunners in terra tedesca, pensando di avere la gara e i 3 punti ormai in pugno. Grave errore quello della squadra londinese che si addormenta e prende il primo gol, allo scadere del primo tempo da Huntelaar, il cacciatore. Nella ripresa c’è la rimonta della formazione blu, spinta con foga dal pubblico di casa (quando il fattore campo si dice determinante!): dopo molteplici azioni e tentativi, il tiro buono è quello di Farfan (67′) che riaccende la speranza di vittoria nelle menti dei propri sostenitori. Sarà un assedio quello tedesco che, tuttavia, non porterà al risultato sperato. Tutto rimandato dunque, tra le due squadre.

Diversa è la gara dell’Olympiacos che spazza via i francesi del Montpellier, squadra che non riesce veramente a trovare il bel gioco e la condizione fisica dell’anno scorso, in cui vinse la Ligue 1. In casa greca non si passa e, anzi, si è rispediti indietro con un risultato pesante e meritato 3-1. Le reti al 4′ di Machado per l’Olympiacos, al 67′ di Belhanda su calcio di rigore (momentaneo pareggio degli ospiti), all’80’ di Greco ed all’82’, a chiudere la gara, di Mitroglou.

 

Classifica:
Schalke 8
Arsenal 7
Olympiacos 6
Montpellier 1

 

Girone C

 

Sempre più complicata e corta la classifica di questo girone, con il Malaga che non riesce a chiudere i discorsi qualificazione e l’Anderlecht che si rimette pesantemente in gioco. Pochi gol, poco spettacolo, risultati piuttosto deludenti. Il Malaga scende a San Siro intenzionato a conquistare una vittoria ed al 40′, dopo una buona prima parte di gara del Milan, sembra poter raggiungere il proprio obiettivo: Eliseu raccoglie un buon pallone, lo gira in porta e trafigge Abbiati. Rete pesantissima quella dell’ex Lazio che condanna momentaneamente il Milan alla rincorsa. Rincorsa che ha inizio nel secondo tempo per mano di Pato (73′), abile a mettere in rete con un buon colpo di testa da posizione anche defilata; torna al golo il bomber rossonero che dopo i mille infortuni raccoglie la meritata ovazione di San Siro e del popolo milanista giunto in poche unità in uno stadio così importante per i palcoscenici europei. La gara si concluderà con il risultato di 1-1, con il Milan che nel secondo tempo ci proverà in tutti i modi a ribaltare la gara, senza tuttavia riuscirci.
Partita avara di occasioni anche a Bruxelles, dove l’Anderlecht passa 1-0 sullo Zenit di Luciano Spalletti e si rimette prepotentemente in corsa per la qualificazione. Il gol vittoria è siglato al 17′ del primo tempo dalla punta Mbokani vero ed autentico trascinatore della squadra belga. Spalletti non riese a cambiare l’andazzo della partita e torna dunque a secco dalla trasferta internazionale; la sua squadra è ora ultima e rischia addirittura di non qualificarsi nemmeno all’Europa League. Escluso il Malaga qualificato, tutto rimandato anche qui, con una lotta serrata e avvincente tra le quattro formazioni europee.

 

Classifica:
Malaga 10 (Qualificato)
Milan 5
Anderlecht 4
Zenit 3

Fonte: Flickr.com, Autore: Jan S0L0

Girone D


Tanti gol, tanto spettacolo e due palcoscenici degni delle vere serate d’Europa e di Champions League. L’Etihad Stadium e il Santiago Bernabeu fanno da sfondo a due bellissime partite ricche di gol ed occasioni per tutte le squadre. 8 gol e 2 pareggi, alla fine la classifica rimane invariata. Al Santiago Bernabeu il Borussia Dortmund sembra vivere un sogno contro le merengues: Marco Reus (28′) porta in vantaggio i tedeschi che si lasciano raggiungere però su un calcio d’angolo dall’esperto difensore centrale Pepe (33′). Un autogol di Arbeloa (45′) porta nuovamente in vantaggio il Dortmund che detiene il pallino del gioco: il gioco che esprime è divino e meriterebbe di dilagare. La squadra allenata da Klopp non approfitta delle occasioni e, complice un errore del portiere Weidenfeller, si fa recuperare con una punizione lenta, ma ben calciata, da Ozil (89′). Sfuma il sogno di una vittoria in terra spagnola, ma c’è comunque soddisfazione per il buon gioco espresso e ottimismo per la possibilità di passare il turno. Di copione simile è la storia della partita tra Manchester City di Roberto Mancini e Ajax: gli olandesi addirittura si portano avanti con un 1-2 micidiale del capitano De Jong (9′, 17′) ed hanno anche occasioni per triplicare. Viene però fuori la squadra inglese e al 22′ Yaya Toure, schierato quasi come attaccante riceve un pallone d’oro, lo stoppa, si gira e la mette in rete, accorciando le distanze per la propria squadra. Si va negli spogliatoi per il primo tempo così. La ripresa sarà un monologo City con assedi continui, ma il gol arriverà con ritardo al 74′ per opera di Aguero. Ci proverà anche Balotelli, ma per l’arbitro non c’è più tempo: 2-2 con le proteste degli inglesi che chiedevano un rigore, apparso piuttosto netto, in area olandese.

 

Classifica:
Borussia Dortmund 8
Real Madrid 7
Ajax 4
Manchester City 2

 

 

E’ tutto, aspettando un emozionante Mercoledì sera di Champions.

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