Del Piero ad As: “La Juve è matura, date tempo ad Ancelotti. E quella doppietta al Bernabeu…”

L’ex numero 10 della Juventus, Alessandro Del Piero, ha rilasciato al quotidiano spagnolo “As” una lunga intervista, in previsione del match tra Real Madrid e Juventus in Champions, match che qualche anno fa fu deciso dallo stesso Del Piero.

 

Fonte: Blackcat - wikipedia.org
Fonte: Blackcat – wikipedia.org

Quali sono i primi ricordi del Real Madrid?
“Negli anni ’80 mi affascinava il Real di Butragueño. Ammiravo in tv le gesta della squadra di Buyo, Chendo, Camacho, Sanchís, Míchel, Hugo Sánchez…”

 

Ha una gran memoria.
“Ho registrato la prima volta che fui al Bernabeu con la Juve nel 1996, dopo aver visto tante volte in tv questo mitico stadio. Anche dopo ho seguito il Real di Hierro, Roberto Carlos e l’indimenticabile Raul.
Lo ammiro tantissimo, credo che la sua carriera sia parallela alla mia.
Tra i ricordi più belli da giocatore ricordo la semifinale del 2003, perché affrontammo una squadra di fenomeni: Ronaldo, Zidane, eppure riuscimmo a passare il turno.
Oggi c’è un’altra grande squadra, intorno a Cristiano Ronaldo.”

 

Resta un tifoso nonostante non sia più un giocatore della Juve?
“Sarò sempre un tifoso della Juve. Lo ero da bambino, quando ci giocavo e ne ero capitano, e sicuramente lo sono anche oggi, anche da giocatore del Sidney. I tifosi mi hanno dato tantissimo. Il passato non può cancellarsi, così come il legame con la squadra.
Potrebbe essere altrimenti dopo vent’anni di carriera?”

 

Chi fu il primo a chiamarla Pinturicchio?
“Fu Giovanni Agnelli, un uomo straordinario, affascinato dal Real Madrid e dal bel gioco.
Un giorno mi disse ‘Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio’. Voleva evidenziare che avevo talento da dimostrare e che potevo tenere la numero 10 per tanto tempo.”

 

Che momento attraversa oggi la Juve?
“Ha trovato non solo la strada giusta per la vittoria, come dimostrano gli ultimi due campionati vinti, ma anche quella per essere una grande squadra. In Europa è diverso, ma il Real incontrerà una squadra matura, che ha determinazione e necessità di far punti nelle due sfide con gli spagnoli per guadagnarsi il passaggio del turno.”

 

Che ricordi ha dell’ovazione che le tributò il Bernabeu dopo la doppietta segnata nel 2008?
“Nella mia carriera ho ricevuto tante dimostrazioni d’affetto, in Europa e in Italia. Ma più di tutti ricordo due momenti: l’omaggio dei miei tifosi alla mia ultima partita a Torino e l’ovazione del Bernabeu dopo quella doppietta. Per me è come un trofeo individuale. Ricevere un’ovazione dal pubblico di un tempio del calcio non ha prezzo.
Fu incredibile la sportività della gente, la capacità di applaudire un avversario nonostante la sconfitta. Con questa intervista possono ancora una volta ringraziare i tifosi.”

 

Furono due grandi gol. Uno segnato anche con la complicità di un errore della barriera di Casillas…
“Preferisco vederla in altro modo, preferisco pensare che fu un tiro geniale (ride). Credo che Iker schierò così la barriera per disorientarmi, però indovinai l’angolo giusto. Fu un gol bello e decisivo. I gol belli che però non ti fanno vincere contano poco.”

 

Il Madrid ha mai provato ad acquistarla?
“No, ma il mio contratto al Sidney scade il prossimo anno (ride).”

 

Lei cominciò da portiere?
“No, cominciai come centrocampista. È vero, mia madre non voleva che mi facessi male e quindi mi voleva in porta. Fu mio fratello a dirmi ‘Tu devi fare qualche altra cosa’.”

 

Le facevo questa domanda per capire cosa pensasse della situazione attuale di Casillas.
“È strano vedere un capitano in panchina. Ma sono sicuro che Iker ne uscirà alla grande. È un portiere straordinario, è stato un onore per me averlo affrontato e avergli fatto gol.
Era difficile da affrontare; esplosivo, con coraggio, forza fisica e prestanza atletica. Ha vinto tutto. Nessuno vince tanto a caso, soprattutto in un arco di tempo così lungo.”

 

Crede che il Real lo stia trattando bene?
“Non so, non conosco bene la situazione.”

 

Preferisce Messi o Cristiano?
“È come dire ‘Preferisci mamma o papà’? Messi è fantasia, talento puro che supera ogni ostacolo. Cristiano è classe unita a ad una straordinaria capacità fisica.”

 

L’ha sorpresa la cessione di Ozil?
“Mi ha sorpreso, ma credo che per affrontare un acquisto importante come quello di Bale un sacrificio va fatto. In ogni modo Ozil mi piace molto. È un gran giocatore.”

 

Come si è trovato con Ancelotti?
“È stato determinante per la mia carriera, in un momento per me molto delicato. Prima del tecnico c’è una gran persona, per questo lo apprezzo tanto.”

 

Perché sta faticando tanto al Real?
“Non si può cambiare tutto e subito, sin dal primo giorno. Ancelotti lavora ogni giorno, ogni partita, trasmettendo i suoi valori alla squadra. Alla fine i risultati arriveranno, ne sono convinto, Ancelotti è uno dei tecnici che più ha avuto peso nella mia carriera, insieme con Lippi, con cui ho vinto il Mondiale del 2006.”

 

Crede che Zidane potrà essere un buon tecnico?
“È un uomo intelligente e in quanto tale potrà fare bene.”

 

Quali furono i suoi idoli da bambino?
“Maradona, Platini, Zico. Giocavano tutti in Italia.”

 

Ha un favorito per la vittoria finale della Champions?
“Posso scegliere una finale tra Juve e Real?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi. Cookie policy