Il personaggio della settimana, Champions League: Zahavi

Nasce il 25 luglio del 1987 e arriva da Israele: parliamo del personaggio della settimana, il centrocampista del Maccabi Tel Aviv e della Nazionale israeliana, Eran Zahavi, trascinatore degli israeliani in questa prima fase di preliminari di Champions.

Fonte: ישרון (wikipedia.org)
Fonte: ישרון (wikipedia.org)

Trequartista con un’ottima visione di gioco e col fiuto del gol, abile nel dribblare l’avversario nonchè negli inserimenti, è il perno del centrocampo del Maccabi Tel Aviv, risultando fondamentale per la squadra in questa fase. Ma quali sono le sue origini, calcisticamente parlando? Cresciuto nell’Hapoel Tel Aviv, nel 2007 viene dato in prestito all’Hapoel IroniRishon LeZion, dove resta fino alla fine della stagione 2007-2008, per poi tornare da titolare nell’Hapoel Tel Aviv. L’esordio con la squadra avviene il 17 luglio 2008, nella gara di andata del primo turno preliminare di Coppa UEFA contro i sammarinesi dello Juvenes/Dogana vinto per 3-0.

Nella sua esperienza a Tel Aviv conta 146 presenze, 42 gol, e 1 campionato e 2 coppe nazionali vinte. Dati che convincono e grazie ai quali giunge la convocazione nella Nazionale del suo Paese. La sua esperienza da rappresentate della sua patria inizia nel 2008 con i giovani dell’Under 21, a cui seguirà due anni dopo la convocazione ufficiale nella nazionale maggiore, coronata dal successo contro il Malta nella qualificazione agli Europei 2012.

È destinato, però, a lasciare la patria nel 2011, anno in cui viene acquistato per 1,675 milioni di euro dal Palermo. Con la società siciliana sottoscrive un contratto quinquennale, che lo lega all’Italia fino al 30 giugno 2016, diventando il primo israeliano della storia della società. Ma la sua esperienza in Serie A è breve ed il talento del giovane israeliano stenta decisamente ad emergere. Non sono certo stati giorni felici quelli trascorsi al Palermo, dove Zahavi ha ufficialmente esordito con la maglia rosanero il 28 luglio 2011 nel corso del match di andata dei preliminari di Europa League disputatosi al Barbera contro la formazione svizzera del Thun.

Il 18 settembre arriva anche la consacrazione in Serie A: l’avventura italiana si apre al 37’ quando il giocatore fa il suo ingresso in campo in sostituzione di Alvarez in Atalanta-Palermo nella sfida persa dai siciliani; alla terza giornata il centrocampista sembra dare un primo assaggio del suo talento andando a segno dopo appena 20 secondi dal fischio di inizio nella gara contro il Cagliari, vinta dal Palermo 3-2. Sembra essere l’inizio di una promettente stagione, ma il bottino reti del calciatore si ferma a quota 2 (l’ultimo gol arriva contro il Bologna). A complicare un’integrazione certo molto difficile nella squadra del presidente Zamparini si aggiunge un delicato infortunio che mina la stagione già difficile di Zahavi e ne compromette le successive performance: un trauma contursivo-distorsivo lo costringe allo stop, a causa del quale le sue prestazioni non trarranno beneficio neppure dopo la guarigione. Di conseguenza la breve, infausta parentesi dell’israeliano al Palermo si chiude, ed a gennaio lascia la squadra avendo totalizzando complessivamente solo 22 presenze, davvero un magro bottino che sembra cancellare le aspettative riposte in lui e nella sua carriera.

Ma la stella del centrocampista classe ’87 sembra non voler ancora eclissarsi: la possibilità di riscatto giunge in patria, dove il Maccabi Tel Aviv (suo attuale club), gli offre un contratto fino al 2016. E’ l’inizio di un’insospettabile svolta: Eran si ambienta fin da subito nel nuovo gruppo, vince il campionato 2013/2014 consacrandosi addirittura come capocannoniere con 26 reti all’attivo. La favola della meteora palermitana non rimane confinata in Israele: Zahavi sta scrivendo con caratteri d’oro una pagina storica per il calcio del suo paese e del Maccabi Tel Aviv, che per la seconda volta nella sua storia approda alla fase a gironi di Champions superando clamorosamente il Basilea. L’artefice della vittoria è ancora una volta Zahavi, risorto dalle sue ceneri, attuale capocannoniere della competizione con 7 gol in soli 5 match e trascinatore del club dopo aver strappato il pareggio all’andata e inflitto anche ieri la pesante rete dell’1-1 al Basilea, fuori dai giochi. E chissà che la stella di Zahavi non possa continuare a brillare nel firmamento delle notti di Champions!

Martina Manta & Valeria Cardarano

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