Juventus, l’analisi di Allegri: “Poche occasioni pulite. Dybala? Deve crescere”

Dybala deve crescere, non è un 9″, l’analisi di Juventus-Borussia M. di Allegri…

Massimiliano Allegri Fonte: cagliaricalcio.net
Massimiliano Allegri (Fonte: cagliaricalcio.net)

Finisce a reti inviolate la tanto attesa sfida di Champions League tra Juventus e Borussia Monchengladbach. “Abbiamo creato tanto, ma poche occasioni pulite. Siamo stati anche un po’ troppo egoisti”, parla così il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, dopo il match.

L’episodio del rosso mancato poteva cambiare la partita, ma la partita dovevamo cambiarla noi. Le stesse occasioni ci sono capitate a San Siro e anche lì non le abbiamo sfruttate”, ha poi proseguito l’allenatore della Juventus che si aspettava molto di più dalla sua squadra. “Cuadrado ha giocato molte partite, oggi non era brillante come sempre. Ho preferito mettere Pereyra tra le linee. Abbiamo sbagliato diversi ultimi passaggi e due volte siamo stati egoisti. Sono arrabbiato perché bisogna far meglio negli ultimi 30 metri, bisogna essere più lucidi. È capitato oggi e a San Siro. Bisogna migliorare in fretta. Quando ci sono compagni messi meglio bisogna passarla”.

Infine, il tecnico toscano, ultimamente sotto accusa per l’opinabile scelta di lasciare in panchina Paulo Dybala, ha anche parlato del giovane talento sudamericano: “Dybala è entrato bene e ha fatto buone cose. È giovane e ha grandissima qualità, però deve crescere. Alla fine diventerà un giocatore da grande squadra in un ruolo nuovo rispetto alla prima punta, posizione a cui era abituato”. Fatto sta che le decisioni del tecnico non piacciono a molti tifosi bianconeri che non hanno tardato a manifestare i malumori in merito al caso Dybala, tramite i vari social. Anche la Gazzetta dello Sport definisce “inspiegabile” il suo tardivo ingresso in campo nella gara di ieri, come anche nelle ultime partite della Juventus che hanno visto un Dybala relegato in ultima posizione nella classifica degli attaccanti bianconeri. Poca la fiducia? Non ci è dato sapere i motivi delle scelte tecniche ma è lecito farsi delle domande sul perché non sfruttare le doti e le qualità di un, seppur giovane, talento come l’ex Palermo.

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