Milan, la conferenza stampa alla vigilia del match contro il Barcellona

Nella consueta conferenza stampa il giorno della vigilia dell’importantissima sfida valida per i quarti di andata di Champions, domani sera a San Siro contro il Barcellona, si presentano mister Allegri e Zlatan Ibrahimovic.

Fonte: Byse91

L’attaccante si dice pronto a scendere in campo ed a dare il meglio di sè per la squadra, non si paragona a Messi o Cristiano Ronaldo, dicendo di pensare a fare sempre meglio e cercare di portare trofei in casa Milan. Il mister riferisce invece di una squadra pronta all’impegno, difficile, contro la squadra più forte, aspettandosi una grande partita, cercando di non ripetere gli errori commessi contro i blaugrana nelle due gare del girone (lui stesso ammette di aver giocato in maniera difensiva al Nou Camp e cercando di imporre il proprio gioco a San Siro). Per entrambi il Barcellona non ha punti deboli, ma dichiarano che il Milan proverà a fare la partita cercando di imporre il proprio gioco e scendendo in campo con coraggio. Poi, prosegue Ibra, parlando del suo futuro e del suo rapporto con il Barcellona: “Il mio futuro è qua, ho ancora due anni al Milan, voglio farli e poi non so cosa porterà il futuro, ma qui sto bene. Siamo gli unici italiani in Europa e speriamo di poterci restare anche dopo queste due partite. In Italia per un attaccante è molto più difficile, è un campionato tra i più forti al mondo. Salutare Guardiola? Non lo so, il passato è passato, non credo sia importante per entrambi questa cosa. Credo che questo Barcellona sia più forte di prima, ci sono dei nuovi molto bravi e un’idea di gioco che in campo traducono sempre. Senza i compagni è impossibile fare quello che faccio, siamo una squadra, adesso sto facendo tanti gol, ma sono momenti. Senza la squadra è impossibile fare quello che fai, si vince e si perde insieme.Sono ancora in contatto con tanti giocatori del Barça, sono tutte brave persone con loro ho avuto un buon rapporto. Messi ancora più forte? Cresce ogni giorno, è ancora giovane ma sta buttando tutti i record e mi piace vederlo giocare. Non ho niente da dimostrare, quello che altri dicono è solo una loro opinione, Laporta dice che il mio acquisto fu un fallimento? Prima di prendermi al Barça non diceva la stessa cosa…”. Riprende poi il tecnico rossonero:” Mourinho o Guardiola? Non mi sento vicino a nessuno dei due, sono due tecnici diversi nel modo di gestire le loro squadre. Allenare Ibra? E’ semplice, è un ragazzo straordinario, è un grande professionista, ogni giorno si mette in discussione. Giocare come l’Inter del 2010? Per le caratteristiche dei miei giocatori difficilmente potremo fare la partita dell’Inter in semifinale di due anni fa. Questa squadra non credo sia in grado di difendere bene vicino all’area e anche in Coppa Italia con la Juve si è visto. Dispiace per le assenze che ci sono, a livello mentale la squadra sta bene, certo avrei preferito avere tutti gli effettivi ma ciò non toglie che la squadra sia pronta per questa gara. Non dovremo fare grandi strategie per fermare il Barça, Thiago è importantissimo per noi ma Nesta sta discretamente bene e ho altri difensori che possono giocare queste partite”.

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