Napoli-Manchester City 2-1, le pagelle dei Citizens: Balotelli è super, ma Dzeko dov’è?

I ragazzi di Mancini escono sconfitti dal San Paolo, dopo una prestazione deludente, e adesso si vedono superare in classifica proprio dai partenopei, ora secondi dietro alla capolista Bayern.

Hart  5,5: due incertezze decisive, entrambe sui gol azzurri. Non copre il suo palo sul primo gol, potrebbe fare di più sulla conclusione, seppur potente, di Cavani che si deposita in rete per la seconda volta. Nel finale salva la faccia su Lavezzi e Maggio e viene graziato da Hamsik.

Zabaleta 6: Lavezzi è un osso duro da tenere per qualsiasi difensore al mondo, ma lui riesce a sopperire alle mancanze difensive con le continue riproposizioni offensive. Cala alla ripresa ma riesce a strappare la sufficienza. Dall’ 85′ Johnson SV

Kompany 5: Forse il peggiore dei suoi; evanescente in difesa, dove non riesce a tenere un uno contro uno degli avversari, e macchinoso quando avanza. Anche un’ammonizione a peggiorargli la prestazione.

Lescott 5,5: Si propone più volte in attacco sui calci piazzati, ed è li che si rende realmente pericoloso. Se questo City indietro balla, è anche merito (o colpa) sua.

Kolarov 5: Contrariamente all’altra fascia, i compiti del terzino serbo sono chiari; contenere Maggio e puntare poco alla fase offensiva. Gli riesce bene contenere l’esterno azzurro, ma alla fine una sua distrazione poteva portare al terzo gol azzurro.

De Jong 5: E’ il meno educato, tecnicamente, della mediana, e si vede: pochi palloni recuperati e molti in più persi che hanno favorito le ripartenze dei padroni di casa.
dal 70′ Nasri 6: la classe del francese è innegabile e si vede, ma il poco tempo a disposizione non gli consente di essere decisivo.

Milner 6: Ordinato e preciso, mai fuori posto e sempre pronto a recuperare palloni, ma nel ruolo di braccio destro di Tourè cala alla distanza, come tutto il centrocampo inglese.

Tourè 6,5: E’, insieme a Silva, il faro degli inglesi; tanti palloni recuperati, ben gestiti e smistati al meglio per gli attaccanti. Giganteggia ma non risulta decisivo.

Silva 6,5: altro che Dzeko, Balotelli o Aguero; il vero ago della bilancia è lo spagnolo. Funambolo imprendibile quando ha la palla al piede, manda costantemente fuori tempo gli avversari che cercano di fermarlo. Si innervosisce col resto dei suoi nella ripresa e, necessariamente, la sua luce si oscura.

Balotelli 6,5: E’ sicuramente il giocatore più pericoloso della squadra di Mancini. Punge sin dal primo minuto e impensierisce la retroguardia azzurra costantemente; ha il merito di trovarsi al posto giusto nel momento giusto ed illudere i suoi. Nella ripresa sbaglia due nitide palle gol per la bravura del portiere avversario.

Dzeko 5: Irriconoscibile; l’attaccante bosniaco non punge quasi mai e non trova il feeling col resto della squadra. E’ quello che più di tutti sembra soffrire il cambio di modulo.
dal 81′ Aguero SV: vedi Nasri.

Mancini 5,5: l’allenatore di Jesi non riesce a cambiare le carte in campo, in corso d’opera. Crede in Balotelli (e fa bene), ma forse Aguero andava schierato prima.