Sorteggio Milan-Barcellona: le dichiarazioni dei rispettivi dirigenti
Antoni Zubizarreta e Umberto Gandini hanno risposto alle domande di Pierluigi Pardo a Mediaset Premium in merito al big match tra Milan e Barcellona.
Zubizarreta
Qual è lo stato d’animo del barcellona?
Abbiamo già giocato contro il Milan, il nostro allenatore avrebbe preferito un’altra squadra perchè ci conosciamo e sarà forse una partita tattica. Ci atteniamo al sorteggio senza problemi.
Che hanno detto le partite del girone tra le due squadre?
Gli allenatori sanno cosa devono fare, io non entro in analisi tecniche. Ci saranno due squadre che vogliono giocare a pallone con la propria filosofia, nelle partite di girone c’è stato equilibrio. Il Milan è una grande squadra, sarà una bella sfida.
La finale col Real è un pensiero lontano poichè non si possono incontrare prima della finale: è un vantaggio o uno svantaggio?
Noi dobbiamo passare i quarti di finale e poi potremo pensare alla semifinale e infine alla finale. Noi non pensiamo al Real Madrid, vogliamo battere il Milan.
Umberto Gandini
Sorteggio poco fortunato? Può essere un vantaggio il fatto di averci giocato contro nel girone?
“E’ una trasferta facilissima da organizzare. Abbiamo già tutti i riferimenti dopo l’impegno nel girone eliminatorio. le due squadre si conoscono molto bene. Abbiamo perso a Milano con un rigore dubbio. Ce la giocheremo. Affrontare il Barça ci è servito per crescere, soprattutto pareggiando in Spagna al primo impegno. Appuntamento adesso in semifinale con la vincente di Benfica-Chelsea. Se uno deve andare in finale ci sono otto squadre devi vincere per forza quattro partite. Credo che anche il Milan in questa stagione è cresciuto, si è evoluto. Sicuramente oggi siamo migliori della squadra che eravamo nel girone eliminatorio. Penso che saremo in grado di giocarcela testa a testa con il Barça. Ci auguriamo solo che Allegri abbia a disposizione il maggior numero di giocatori a disposizione. Sicuramente è una sfida che tutti i giocatori sognano di affrontare. Ci saranno motivazioni a mille”.