Tour Europa: Juve e Inter hanno mezzo biglietto, Lazio degli eroi. Napoli, che flop!

Due vittoria, un pareggio – che se non vale quanto una vittoria poco ci manca – e una sconfitta; questo il ruolino di marcia delle italiane tra Champion ed Europa League, sempre in attesa che il Milan, il prossimo mercoledi, nella sfida difficile e affascinante contro il Barcellona, concluda la missione d’andata del vessillo italico.

 

fonte immagine: Валерий Дудуш
fonte immagine: Валерий Дудуш

Tutte, o quasi, dunque, note positive.
Che il trend potesse chiudersi in attivo lo si era già intuito quando, martedi, la Juventus era stata la prima a scendere in campo nella competizione maggiore: la sfida in terra scozzese poteva sembrare accessibile, bravi Conte e i ragazzi a non darla per scontata, a non sottovalutarla, a giocare con la voglia che li contraddistingue, sia quando c’era il bisogno di attaccare che di incassare le avanzate della squadra avversaria.
Ben venga un po’ di fortuna nei momenti difficili, allora, perchè la fortuna aiuta gli audaci e pure quelli bravi, e Buffon & Co. hanno dimostrato di essere bravi davvero, tanto da meritarsi una chance cosi importante per il passaggio del turno.

 

Gli altri tre punti arrivano dall’Europa League e da San Siro dove l’Inter ha affrontato e battuto i romeni del Cluj.
Squadra sempre ostica, mai scontata, ormai esperta di questa atmosfera europea, giusto dunque fare un plauso alla partita dei nerazzurri, abili a sfruttare le occasioni capitate a Palacio, ma soprattutto a sopperire al presto forfait di Diego Milito.
Quella del Principe argentino è l’unica nota stonata della serata: con un infortunio cosi e alla sua età sarà già un miracolo vederlo tornare al meglio su un campo da gioco, fine immeritata per un campione del suo calibro.

 

La Lazio degli eroi è invece quella che va di scena in Germania, al Borussia-Park di Monchengladbach, capace di andare in svantaggio, rimontare, farsi rimontare e scavalcare di nuovo per poi impattare nuovamente quando i giocatori tedeschi erano forse già con la testa al ritorno dell’Olimpico.
Una partita senza soluzione di continuità in cui i biancocelesti hanno mostrato tutte quelle virtù che aleggiano a Formello da quando è arrivato il Generale Petkovic, artefice primo di un capolavoro come quello di ieri sera.
Gol, spettacolo ed emozioni, come dovrebbero essere tutte le partite di questo livello, per una Lazio che riveste sempre più i panni della grande squadra, sbarazzina, che sa quando difendere e quando giocare in modo spropositatamente offensivo, anche a rischio di concedere qualcosina.
Un 3-3 firmato in pieno recupero che concede alla squadra di Lotito una combinazione di risultati abbastanza numerosa da far sorridere i tifosi; se pensaste che Petkovic sottovaluterà però la gara di ritorno, vi sbagliereste di grosso!

 

La notte della vergogna è invece quella andata di scena a Napoli.
Non tanto – o forse non solo – per il risultato: uno 0-3 interno contro una squadra che, seppur egregiamente organizzata, non ha minimamente alcuna qualità per poter giocare alla pari contro una di quelle che dovrebbe essere una ‘big’ del nostro campionato, e che per di più non giocava una partita ufficiale dallo scorso anno, è sempre un risultato che dovrebbe far issare le bandierine del sospetto, anche se non gridare definitivamente al “pericolo imminente“.
No, quello che dovrebbe comportare ai tanti eccelsi tifosi napoletani un fortissimo senso di vergogna è quello che va in scena fuori dal campo, fuori ma non lontano dalle mura del San Paolo.
L’ennesimo raid, incidente, scontro, l’ennesima caccia all’uomo, insomma chiamatela come volete: tre tifosi del Viktoria Plzen aggrediti, uno dei quali, accoltellato, versa ora in condizioni gravissime.
Già i tifosi svedesi dell’AIK si erano visti sfortunati partecipi di incidenti simili in occasione della trasferta al San Paolo per la gara di Europa League di qualche mese fa.
Il pubblico di fede azzurra dovrebbe impuntarsi di questa sconfitta più di quelle che arrivano sul campo, perchè son questi gli episodi che fanno scadere il valore di una città, di un Paese.
Senza contare che la UEFA si farà sentire pesantemente con il club di De Laurentiis.

 

Non ci resta che aspettare fiduciosi l’impegno rossonero in Champions contro i blaugrana.
Il San Siro, ma non solo, è già caldo: il calcio italiano sarà ancora al centro di una di quelle che si annuncia tra le più spettacolari partite dell’anno.

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