L’ex bodyguard di Messi dichiara: “Ero un criminale”

Daniel Rojo, soprannominato il Millonario, è divenuto guardia del corpo dopo aver vissuto una vita fatta di eccessi , droga e armi.

Fonte Wikipedia autore Scandisk65

Nell’1989 l’episodio clamoroso: in giornata di libertà vigilata, decide di rapinare una banca in centro. Dichiara:“rapinavo fino a 5 banche a settimana, oltre 500 in tutta la mia carriera. Era diventata un’arte per me. È come nel calcio: ti migliori allenandoti, facendo esercizio. E diventi un professionista” . Dopo aver scoperto di avere l’Aids e l’epatite decide di cambiare vita, vendendo dapprima piscine e poi lavorando come bodyguard. Comincia così a affacciarsi al mondo del pallone, lavorando col Barcellona (squadra di cui è tifoso), nel 2006, con Rijkaard allenatore: “Il club mi mandava a prendere i giocatori che avevano bevuto troppo in discoteca e non erano in grado di guidare. Una volta ne ho beccato uno che nell’area Vip si stava godendo un rapporto orale da due sorelle. Mi disse che lo avevano pure fotografato, così dovetti rintracciare i telefoni e cancellare le istantanee.”
Così quando gli viene affidato Lionel Messi è incredulo, anche se non lo dipinge come un tipo sopra le righe, anzi: “È un tipo umile, terra terra. Quando mangiava si sedeva sempre al mio fianco, così gli raccontavo la mia vita. In fondo lui non aveva molto da dire, finora non ha fatto altro che allenarsi e giocare a calcio nella sua vita. Quando me lo affidarono gli proibivano pure di andare con le ragazze. La vita, quella vera, inizia a scoprirla solo ora“.
Da un paio d’anni ha però deciso di abbandonare la sua mansione nonostante rimanga comunque in ottimi rapporti col fenomeno argentino: “Ci vediamo ancora, ogni tanto. L’anno scorso sono andato a vedere una partita con un amico. Lo abbiamo aspettato nel parcheggio perché esce sempre per ultimo. A un certo punto arrivano due schianti di ragazze con delle tette così. Poi ho scoperto che erano Antonella, la ragazza di Messi, e la moglie di Mascherano. Siamo anche andati a cena insieme e alla fine Leo mi ha portato a casa in macchina”.

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