Empoli, ascolta Sarri: “Rugani è nato per giocare”. E su Totti…

L’Empoli si gode la prima vittoria dopo il ritorno in Serie A. 3 punti sfiorati più volte, nonostante il bel gioco espresso. Il Palermo non ha potuto far altro che arrendersi davanti agli uomini di Sarri. Sconfitta pensante che stava per costare la panchina a Iachini, salvato miracolosamente da Zamparini.

Intanto il tecnico dei toscani stasera parteciperà alla premiazione per il timone d’oro ad Arezzo. Ecco le parole rilasciate alla redazione di tuttomercatoweb.com: “Siamo contenti ma dopo cinque minuti finisce lì; sarà un campionato lungo, difficile, ce la lotteremo fino alla fine ma il nostro campionato sarà questo, di sofferenza. Lo sappiamo e stiamo cercando di restare vivi in questa lotta. Palermo? E’ stata una vittoria larga, meno difficile del previsto, forse abbiamo punti in meno di quanto il campo avrebbe detto. La Serie A? Ti abitui subito, il campo è sempre il campo. C’è qualità incredibile, ci sono giocatori che fanno girare il risultato in un attimo, con giocate. A livello di organizzazione, non c’è nulla di diverso rispetto alla B“.

Poi l’allenatore parla dei singoli: “Maccarone? Ieri ha fatto un gran gol di tacco, ma è da Maccarone. Si è purtroppo infortunato nel precampionato, ma sta crescendo ed ha dimostrato di essere importante per noi, dentro e fuori dal campo. Rugani in azzurro? Non sente le pressioni, lavora, non è vulnerabile alle pressioni esterne. Sembra fatto apposta per fare il calciatore, non si fa distrarre da tante cose“.

Infine un commento del tecnico dell’Empoli anche su Juventus-Roma: “Non ho visto la partita, ma quando i torti si subiscono, viene a tutti di fare una dichiarazione sopra le righe. E’ successo a me, ma vedo che succede a gente abituata a stare a questi livelli molto più di me. Capita di fare esternazioni che uno un giorno dopo non farebbe, ma non diventi alibi per allenatori e giocatori. Per gli arbitri è difficilissimo, consciamente uno cerca di estraniarsi da tutto ma incosciamente alcune squadre hanno una cassa di risonanza mediatica maggiore delle altre. Estraniarsi da questo, incosciamente, è difficilissimo“.