Esclusiva-Iuliano: “L’anti-Juve è la Juventus stessa. Basta con Ronaldo…”

Prima della BBC c’era un’altra difesa della Juve, che in porta vantava già Buffon, che reggeva e portava scudetti a casa. Tra i perni di quella retroguardia c’era anche Mark Iuliano, colonna difensiva dei bianconeri per un decennio, e difensore della Nazionale italiana anche nelle sfortunate spedizioni dell’Europeo 2000 e del Mondiale del 2002. Una carriera però fatta di sudore, sacrifici e lavoro che hanno portato a tante, tantissime soddisfazioni. Noi di Soccermagazine.it abbiamo contattato in esclusiva Mark Iuliano per parlare con lui, appunto, della sua carriera e di tanti altri temi di attualità.

Iuliano di Andrew Richardson, Wikipedia
Iuliano – Fonte immagine: Andrew Richardson, Wikipedia

Qual è il ricordo più bello della tua carriera?

Ho avuto una lunga carriera e soddisfazioni me ne sono tolte tante. Sicuramente il primo scudetto con la Juventus è un ricordo bellissimo, così come la mia prima finale di Champions sempre in bianconero.

 

Hai invece qualche rimpianto?

No, completamente. Ho fatto dieci anni alla Juve e ho coronato quello che era il mio sogno da piccolo, cioè indossare quella maglia.

 

Sei anche stato compagno di squadra di Gigi Buffon. Cosa pensi del suo ritorno?

Credo che il suo ritorno a Torino sia stata una bella notizia per tutti i tifosi della Juventus e l’entusiasmo nelle sue parole per tornare a vestire quei colori è stato un bel momento. Sicuramente può dare una mano all’interno dello spogliatoio, darà tranquillità all’ambiente, si farà sentire quando sarà necessario e potrà essere di supporto anche a Sarri.

 

Che idea ti sei fatto di Conte all’Inter? Credi che ora i nerazzurri possano essere l’anti-Juve?

Come abbiamo visto negli ultimi anni, penso che l’anti-Juve possa essere solo la Juventus stessa. I bianconeri sono un gradino più sopra delle altre ancora sia in campo che come potenza economica. Conte però è un valore aggiunto per l’Inter che vuole limare questo handicap. Il suo ritorno però in generale fa molto bene perché dà lustro al nostro campionato che vanta tanti allenatori importanti ora. Poi il resto lo dirà il campo.

 

Tra questi allenatori importanti c’è anche Ancelotti. Pensi possa fare di più nella sua seconda stagione al Napoli?

Fare meglio dello scorso anno non sarà semplice, non dimentichiamoci che è comunque arrivato secondo. Il divario tra la Juve e le altre squadre è molto ampio, però credo lui abbia già fatto benissimo nella sua prima stagione in azzurro, visto che parliamo sempre di una piazza molto difficile e importante. Ha valorizzato tanti giocatori e ha fatto un ottimo lavoro, creando anche alternative ai titolari e il merito è dell’esperienza e della classe di un tecnico come Ancelotti. È un grande allenatore e una grande persona, molto dipenderà però anche dal mercato che il Napoli farà.

 

Da ex difensore, chi è il difensore più forte del nostro campionato?

Dipende dalle caratteristiche che si vanno a cercare. Se parliamo di esperienza e carisma penso che Chiellini sia il miglior difensore che abbiamo in Italia per quello che dà alla difesa. Poi vedremo anche chi arriverà.

 

Una domanda invece un po’ più particolare. Quel famoso contatto con Ronaldo nel ’98, ti va di parlarne?

Credo che se ne sia parlato abbastanza e penso non ci sia più motivo di parlarne. Quella Juventus era la più forte di tutti e meritava di vincere ciò che ha vinto.

 

Per quanto riguarda i tuoi anni in Nazionale. Le partite che ricordi in particolar modo?

La più bella quella di Euro 2000 con l’Olanda, quando passammo ai rigori. Fu davvero interminabile, anche perché la giocammo in 10 per tantissimo tempo, però lottammo fino all’ultimo. La più deludente fu invece quella dopo, la finale con la Francia. La partita più strana invece, senza dubbio, fu quella contro la Corea del Sud del 2002 (ride ndr).

 

Totti è stato tuo compagno di Nazionale. Che idea ti sei fatto del suo divorzio dalla Roma?

Conosco Francesco da tanti anni, è un grande professionista e una grande persona. Sicuramente se ha fatto questa scelta sarà stata molto sofferta per lui. Però credo che lo vedremo presto lavorare nel mondo del calcio, o per un altro club o chissà, magari un giorno, anche per la Roma stessa.

 

Cosa ti piacerebbe fare in futuro?

La mia passione è allenare. Mi sono dovuto prendere una pausa per risolvere altre cose ma ora spero capiti un’occasione.

 

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