Esclusiva: Mario Ferri “il Falco” anticipa una possibile invasione al Mondiale per club
La forza di volontà ed una certa dose di intemperanza che l’hanno sempre contraddistinto l’hanno portato facilmente a calpestare grandi palcoscenici internazionali: stiamo parlando di Mario Ferri, alias “Il Falco”, il noto invasore pro-Cassano che molti di voi avranno intravisto almeno una volta considerando il risvolto mediatico che il personaggio sta assumendo da un anno a questa parte.
Mario è un ragazzo di Pescara, che cominciò la propria “carriera” di invasore proprio in una partita della squadra della sua città, nel 2007; allora però il Falco, così chiamato per i suoi comportamenti da rapace, era ancora poco conosciuto e soprattutto poco formato, privo di quell’iconografia supereroica che ben presto sarebbe diventata il suo marchio di fabbrica.
La vera prima grande apparizione di Ferri risale infatti al Novembre 2009, quando, in occasione dell’amichevole Italia-Olanda, proprio a Pescara, il giovane si mostrò davanti all’allora ct Marcello Lippi con una maglia da Superman, sulla quale troneggiava la scritta “Cassano in nazionale”; da lì in poi, modificando talvolta leggermente il testo del messaggio, ma mai la sostanza, l’invasore si è prodotto in ulteriori incursioni, prima in Samp-Napoli, poi alla semifinale Mondiale fra Germania e Spagna e dunque nuovamente con la nostra nazionale per abbracciare l’idolo Fantantonio, una volta tornato azzurro con Prandelli. Il comune denominatore delle invasioni è sempre stata la tempistica: il pescarese non a caso ha precisato più volte di voler agire nei minuti iniziali di un match per non condizionarne mai troppo l’andamento e, soprattutto, il risultato.
In seguito ad un’ulteriore piccola grande irruzione, stavolta addirittura al Bernabeu (durante Real Madrid-Milan di Champions), ma improntata sul sociale (denunciando la lapidazione dell’iraniana Sakineh), Mario Ferri sente oggi il dovere di tornare ad aiutare Cassano, defenestrato dalla Samp e quindi anche dall’Italia. Le intenzioni del ragazzo, tuttavia, non sono sempre finalizzate alla sponsorizzazione nuda e cruda delle sue idee, invero spesso coincidenti con quelle della massa; come annunciò attraverso altre sedi agli stessi ragazzi che oggi compongono Soccermagazine.it, comunicandoci tra l’altro sempre con largo anticipo la volontà di invadere, Mario ha sempre voluto sfidare un pò la sorte anche per dimostrare la precarietà dei sistemi di sicurezza degli stadi d’Italia e del mondo, tema che ultimamente ha toccato proprio gli italiani da vicino. Questo gli è costato nel tempo numerose sanzioni, tra cui diversi Daspo che gli impedirebbero di fare ulteriori comparsate in Italia, Spagna e Sudafrica, ma il Falco non sa cosa significa fermarsi e pertanto sarebbe desideroso di portare a termine una nuova invasione, prendendo di mira la finale del Mondiale per club che si terrà ad Abu Dhabi il giorno 18 Dicembre. Questa volta, però, la missione potrebbe anche non riuscire: sebbene non abbia mai fallito procedendo sempre spedito verso lo scopo, il Falco rivela di avere dei dubbi e qualche problema di organizzazione, ma non è mancato di spiegarci amichevolmente quelli che potrebbero essere i suoi piani.
Ecco cosa ci ha detto l’invasore:
Mario, allora farai invasione al Mondiale per club?
E’ tutto in forse, devo ancora decidere. Stavolta non c’è la certezza assoluta. E’ un’ipotesi. Comunque vi terrò aggiornati e nel caso vi potrei mandare una foto della maglietta che userò.
Dal punto di vista penale e da quello mediatico, cosa ti è successo dopo l’ultima invasione di Madrid, al Bernabeu?
Penalmente quasi nulla, solo il Daspo spagnolo di un anno. Dal punto di vista mediatico, invece, posso dire che sono stato invitato al Chiambretti Night in più occasioni e che in futuro dovrei andare a “Quelli che il calcio…”. Inoltre un giornalista mi avrebbe proposto di scrivere un libro su di me.
Che scritta useresti sulla maglietta se riuscissi ad invadere anche ad Abu Dhabi?
“Perdona Cassano”, rivolta ovviamente a Garrone. Voglio che Cassano torni a giocare nella Sampdoria e nella nazionale, nella quale per me potrebbe giocare comunque tuttora.
Stavolta conosci le conseguenze penali che avrebbe su di te un’invasione negli Emirati Arabi?
No, assolutamente. Sto studiando la situazione in questi giorni, è anche per questo che non sono sicuro come in passato di invadere.
Pochi mesi fa ci hai comunicato che avresti voluto fare irruzione anche al Motomondiale, precisamente a Novembre. Dato che non è successo, questa iniziativa rimane comunque in cantiere per il futuro?
A Novembre è saltato tutto per motivi di inesperienza, perchè le piste non sono come gli stadi di calcio. Comunque non si sa mai.
Qualora riuscissi a portarla a compimento, l’invasione di Abu Dhabi sarebbe l’ultima della tua “carriera”?
Ogni volta dico che è l’ultima ma non lo è mai.
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