Due ruggiti del Guaro, battesimo di Benassi e tra Cluj ed Inter finisce 0 a 3

L’Inter si presenta in Romania nel bel mezzo di una vera e propria crisi (sono tre e mezzo i mesi senza vittorie esterne) per confermare la qualificazione e arrivare serenamente al derby di domenica 24.

Fonte: inter.it
Fonte: inter.it

Di fronte il Cluj, battuto una settimana fa per 2 reti a 0. I nerazzurri, però, non iniziano nel migliore dei modi e, al quarto minuto, rischiano tantissimo: dalla destra arriva un ottimo pallone per Muresan, che con una finta, fa arrivare il pallone a Rui Pedro. Il giocatore da ottima posizione manda di poco a lato, con Handanovic ormai battuto. Al 7′ Kovacic perde un pallone a limite area, è Muresan a soffiarglielo, seppur con un fallo, e a servire Maah, che però non riesce a trovare il corridoio per il solito Pedro, buttando tutto all’aria. Il numero sei dei rumeni, però, in occasione del contrasto con il numero ventinove nerazzurro, ha la peggio, ed è costretto a lasciare il post ad Hora. All’11’ si vede anche l’Inter, con Cassano che, servito splendidamente da Cambiasso, spreca una possibile occasione, peccando di egoismo. Dopo una decina di minuti di stallo, l’Inter ripropone un’azione fotocopia a quella fallita poco prima, ma dall’esito diverso: Alvarez dribbla elegantemente un avversario, lancia Palacio, che sembra però essere in offside. L’argentino, a differenza di FantAntonio, non è egoista e serve l’accorrente Guarin, che con il piattone deposita in fondo al sacco: è 0 a 1. Adesso il Cluj sembra non aver più la determinazione necessaria per ribaltare il risultato, i rumeni lasciano fare la partita all’Inter, che non deve però rilassarsi. Al 34′ ennesima verticalizzazione, Cassano trova Palacio che, di prima, trova un’ottima risposta di Felguiras. Al 36′ il Cluj utilizza già la seconda sostituzione, Paulo Sergio decide di rischiare: fuori Rada dentro Kapetanos. Il greco, dopo soli 2 minuti, viene ammonito per una simulazione sul tentativo di entrata di Juan Jesus. A tre minuti dalla fine del primo tempo, Handanovic salva l’Inter, con una grande uscita su Hora. Qualche secondo dopo gran botta di Sepsi che non riesce a centrare lo specchio. Al 44′ paura Inter: Palacio mette male il piede e cade a terra, la mente vola subito a Milito. Fortunatamente non è così, l’argentino si rialza e la partita può riprendere. Tre minuti più tardi è ancora Guarin a punire il Cluj, con la complicità di Felguiras che non riesce a stoppare un pallone assai innocuo, Alvarez raccoglie e serve al colombiano, che ancora di piatto infila a fil di palo. Si chiude così il primo tempo. Il secondo tempo inizia con il primo cambio nerazzurro in ottica derby: Palacio si accomoda in panchina lasciando il posto a Benassi. Al 50′ altro cambio: Alvarez per Pasa. Stramaccioni stravolge così lo schieramento iniziale, lasciando Cassano come unica punta. In questa seconda frazione è la noia a farla da padrona, l’Inter non ha più alcun interesse a premere sull’acceleratore, il Cluj ci prova ma non riesce, come al 58′ quando Cambiasso devia in angolo un tiro a botta sicura di Rui Pedro. Salta l’esordio contro una squadra del suo paese per Cristian Chivu: Guarin, infatti, eroe del match, lascia il posto a Mbaye. Qualche minuto più tardi è Rui Patricio, infortunato, a lasciare il campo, dentro Diogo Valente. Prima di quest’ultima sostituzione, i rumeni avevano avuto una grandissima occasione, con Handanovic protagonista: Hora da due passi, infatti, non riesce ad insaccare grazie al numero uno nerazzurro. Pochi minuti più tardi è Pereira ad opporsi al numero 22 del Cluj. Al 76′ l’ex Udinese dimostra di avere praticamente la colla sui guanti: fucilata di Camora bloccata dall’estremo difensore. All’80’ si complica ancor di più la partita per i rumeni: Benassi viene lanciato alla perfezione da Cassano, il giovane centrocampista viene però atterrato a pochi passi dell’area di rigore da Camora, che si vede sventolare il rosso in faccia. All’87’ il leader della primavera Benassi trova la sua prima gioia in prima squadra: è ancora Cassano a lanciare il numero 24, che la devia quel tanto che basta per insaccare: 0 a 3. Si chiude con un delizioso pallonetto di Hora dal limite area che si stampa sulla traversa la partita, a tratti molto noiosa, nonostante i molti goal, che sancisce il passaggio del turno dell’Inter agli ottavi.

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