Napoli brutto e sfortunato. Il Porto vince 1-0

Il sole del tardo pomeriggio portoghese (18:00 ora locale) alla discesa delle squadre in campo illumina ancora il Dragao.

autore: aciloc10 fonte: flickr.com
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Porto e Napoli si affrontano nella sfida valevole per l’andata degli ottavi di Europa League ed i protagonisti appaiono concentratissimi. Benitez, tra gli altri, schiera Britos e Reveilleire in difesa e sceglie una coppia centrale di centrocampo anomala formato da Bherami ed Henrique. La mossa non si rivela, però, tra le più illuminate con un Porto che schiaccia il Napoli nella sua metà campo e trova più volte, con facilità, la via della porta. L’occasione più netta è sui piedi di Jackson Martinez all’ottavo minuto quando l’attaccante gira in porta uno splendido cross di Varela. Il gol sembra fatto ma Reina si supera con una parata miracolosa a pochi metri dal centravanti biancoblu, puntellando il risultato sullo 0-0. Il gioco del Napoli è il solito assente ingiustificato; la manovra azzurra supera in blocco il passaggio in mediana cercando affannosamente di articolare disimpegni sulle fasce o lanci lunghi dalla difesa che sono, però, quasi sempre preda dei difensori avversari. Henrique e Bherami sono, dunque, completamente fuori da ogni manovra di gioco azzurra e faticano, sopratutto il primo, a contenere il gioco offensivo del Porto. Qualche azione del Napoli prende vita solo negli ultimi cinque minuti del primo tempo quando Callejon e Higuain trovano  spunti interessanti che si chiudono, però, con un nulla di fatto. L’inizio della seconda frazione e la probabile strigliata di Benitez negli spogliatoi, sembrano galvanizzare gli azzurri che iniziano il secondo tempo con un altro piglio. Nei primi minuti vanno, infatti, per ben due volte vicino alla rete in particolare con un clamoroso rimpallo che porta lo sfortunato Hamsik e togliere il pallone dalla porta avversaria. L’azione successiva porta, però, in gol il Porto. Al 56° la confusione dell’area azzurra su un’azione da corner si risolve tra i piedi di Jackson Martinez che dall’estremità sinistra dell’area di rigore, si contorce lasciando partire un sinistro che, dopo la deviazione di Albiol, si arresta nell’angolo opposto della porta di Reina. Il Porto è in vantaggio nel miglior momento del Napoli. Benitez si sgola e si affanna inserendo in sequenza Mertens, Pandev e Zapata ma probabilmente al Napoli di questa sera, e di tante altre partite, non servono questi cambi. Il secondo tempo potrebbe essere battezzato anche come “la saga del rimpallo” che da una parte e dall’altra nega la gioia del gol alle due squadre e lascia, a fasi alterne, un fortissimo amaro in bocca. I protagonisti principali di questa saga vanno in scena nelle ultime battute di gioco con Quintero, sponda Porto, che dopo una rocambolesca azione colpisce il palo alla destra di un incolpevole Reina, e Duvan Zapata, subentrato a Higuain negli ultimi minuti, che solo davanti alla porta avversaria colpisce il pallone con la pianta del piede e vede spegnegnersi la sfera sul fondo. Con soli tre minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine e rimanda il verdetto alla partita di ritorno della prossima settimana. Il Porto esce, dunque, meritatamente vittorioso da questa sfida di andata dopo una partita nettamente dominata dal punto di vista del gioco, al netto delle occasioni da gol verificatesi da una parte e dall’altra. Benitez, dopo aver provato di tutto per ravvivare il gioco del Napoli, sbaglia clamorosamente le scelte. Inserendo Bherami ed Henrique decide, di fatto, di saltare a piè pari la costruzione centrale del gioco affidandosi solo alla creatività degli esterni d’attacco. Ma il cuore del centrocampo di una squadra, però, non ammette bypass e l’arresto cardiaco del gioco era un esito più che prevedibile. Tutto rimandato al S.Paolo fra una settimana, dunque, sperando, per l’ennesima volta, che Napoli abbia ancora la forza di spingere il Napoli.

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