Sampdoria, l’avversario in Europa League: il Vojvodina

La Sampdoria ha conosciuto il nome della prima avversaria di Europa League. Per il terzo turno preliminare i blucerchiati si ritroveranno davanti il Vojvodina. 

Fonte: Wikipedia, Autore: Johann Schwartz
Fonte: Wikipedia, Autore: Johann Schwartz

In tanti ci saremo domandati: “Ma che squadra è?” e in molti avremo avuto anche problemi nel pronunciare il nome del club. Ma si sa, il calcio è strano. La formazione serba, seppur estranea a molti di noi, ha molto in comune con i blucerchiati. Per la sua storia, per il passato, la partita tra Sampdoria e Vojvodina non sarà solo una sfida Europa League.

Il Vojvodina non ha molta esperienza in campo di vittorie. Considerata la terza squadra serba dopo il Partizan e la Stella Rossa, conta pochi trofei in bacheca. Le due conquiste più importanti della sua storia sono la Coppa Mitropa del 1974 e la Coppa di Serbia nel 2014. Il 2013 é una data storica per il club: il patron Ratko Butrovic è stato ritrovato senza vita. Per sopperire alle ingenti esigenze economiche, la dirigenza ha dovuto vendere i calciatori più forti e ripartire dai giovani. Per la prima volta, proprio quest’anno, il club ha raggiunto l’Europa League e sta affrontando i turni eliminatori.

Nel primo é arrivato il passaggio del turno ai danni del MTK Budapest: pareggio per zero a zero all’andata e vittoria al ritorno per 3 a 1. Nel secondo turno, invece, a farne le spese è stato lo Spartaks. Anche in questa occasione l’andata é finita con un pareggio, 1 a 1. Il ritorno in casa ha dato origine ad un 3 a 0 secco e l’approdo al terzo turno eliminatorio proprio contro la Samp. Giovedì 30 luglio l’andata, il ritorno la settimana dopo. Ecco che il Vojvodina è pronto per la nuova sfida. Genova non è poi così tanto lontana.

Seppur non tanto conosciuta, nel club serbo hanno militato dei calciatori che sono passati anche dal nostro campionato: Stephen Appiah, Milos Krasic, Zeljkr Brkic e il neo tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic. Tra tutti, però, ne spunta uno che di nome fa Boskov. È lui il punto di contatto tra la squadra serba e quella italiana. Boskov e la Samp, un nome che è entrato nella storia di Genova e ancora oggi risuona nelle sue vie. Con lui i blucerchiati sono entrati nella storia. Arrivato prima come calciatore nella stagione ’61-’62 (per lui solo 13 presenze e un gol a causa di un infortunio), é ritornato come allenatore tra il 1986 e il 1992. Proprio con lui in panchina, la Samp ha potuto conoscere un ciclo di successi e vittore che ancora oggi sono nella memoria di tutti. Boskov ha portato i blucerchiati sul tetto d’Italia, conquistando uno storico scudetto nel 1991. L’anno dopo ha condotto il club finonalla finale di Champions League, poi persa per 1 a 0 contro il Barcellona. Prima dell’esperienza alla Samp, Boskov ha allenato anche il Vojvodina tra il 1964 e il 1971, dopo averci giocato per 10 anni tra il ’50 e il ’60.

Come gioca questa squadra? Essendo alla sua prima esperienza in Europa League, difetta di maturitá europea. Anche per questo non viene considerata una formazione fortissima. Il suo modulo base è il 4-2-3-1 con predilizione verso le ripartenze e un calcio molto costruttivo. Tre i nomi da segnarsi sul taccuino e da tenere d’occhio durante la partita. Per primo c’é Gacinovic, classe ’95 e campione del mondo U20 con la Serbia, considerato un regista offensivo (11 goal nella scorsa stagione), veloce, tecnico e dal buon controllo. Il secondo gioca al suo fianco e si chiama Ivanic, trequartista cl’asse ’93 andato a segno 10 volte l’anno scorso. Davanti a loro la punta: Mrdakovic. In lui, si dice, ci sia fame di gol.

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