Chievo-Fiorentina 3-4, pagelle viola: squadra bipolare che vince e si autorafforza

Al “Bentegodi”, in una giornata dal tempo instabile, la Fiorentina ed il Chievo giocano una partita avvincente e senza colpi risparmiati, ma altrettanto instabile.

Una partita in cui il VAR si è rivelato fuori controllo, con eccessi di pignoleria e superficialità in alcune occasioni.

Fiorentina in goal - Fonte immagine: Federico Berni
Fiorentina in goal – Fonte immagine: Federico Berni

La difesa viola ha mostrato minor compattezza e capacità, mentre l’attacco, basandosi sulle capacità dei singoli, si è rivelato di nuovo determinante e in grado di risolvere certe problematiche di gioco.

PAGELLE FIORENTINA

LAFONT 6: una valutazione controversa. Nel primo tempo, per l’errore grave, nel disimpegnare male con palla a terra, che aveva portato al gol di Giaccherini, avrebbe preso 4. Nella ripresa, per il rigore parato e per non aver calato nella concentrazione, nonostante una sola uscita a vuoto pericolosa, avrebbe meritato 7,5. Un giovane di vent’anni può sbagliare e può rivelarsi insicuro in certe circostanze.

LAURINI 6: si impegna molto, contiene spesso in maniera efficace i clivensi che si presentano nella sua zona  (dal 35′ s.t. CECCHERINI s.v.)

PEZZELLA 5,5: pomeriggio in tono minore per lui. Non riesce mai bene a chiudere sui vari Stepinski, Pellissier e Giaccherini. Sua la responsabilità sul gol del 3-4 di Djordjevic. In certe situazioni, specie su icalci da fermo, resta immobile e si dimostra lento nel capire lo sviluppo dell’azione.

VITOR HUGO 5: prosegue nel rendimento insufficiente, con errori talvolta molto rischiosi per la squadra e leggerezze tecniche che non sono giustificabili.

HANCKO 5,5: parte bene e si mostra anche tecnicamente molto dotato e con buona visione del gioco. Poi cala molto e l’uomo in meno lo porta a scomparire contenendo comunque le incursioni dei giocatori avversari.

BENASSI 6,5: gioca una gara di sacrificio e di movimento, come suo solito. Segna un bel gol. Il sacrificarsi è forte anche nel fallo di mano che porta al calcio di rigore (da cui il pareggio di Pellissier) e per il quale viene espulso.

NOORGARD 5: giocare una partita ogni 4 mesi non aiuta nessun calciatore, neanche in categorie amatoriali. Nel suo caso, questa partita ha mostrato una certa insicurezza sia di posizione che di contrasto. Non ha mai proposto una ripartenza, ha fatto più l’incontrista che il playmaker  (dal 1′ s.t. GERSON 6: con lui si ravviva la fase di costruzione e si rinforza quella di interdizione. Suo il fallo di mano che porta al secondo rigore per il Chievo (sbagliato da Pellissier) e comunque non sbaglia quasi mai la posizione e l’intervento)

VERETOUT 6,5: un lottatore, guerriero spreciso ma indomito. Il suo impegno c’è anche per chi non gioca molto, la qualità non sempre c’è ma va bene così.

CHIESA 7,5: non ha mai mollato un secondo. ha corso su tutti i fronti e ha cercato di portare via avversari, dialogando (forse anche più di altre volte) con i compagni di reparto. Ha segnato due reti da vero fuoriclasse e ha preso una traversa da vero fuoriclasse della sfortuna.

MURIEL 6,5: lampo improvviso e apre le marcature. il suo gioco è sempre leggermente dietro alla punta centrale, alla quale porta sempre via almeno un paio di uomini, per una manovra offensiva davvero micidiale. Colpisce un palo.

SIMEONE 5: corre e movimenta l’azione, ma non tira più in porta e non ha numeri che da seconda punta  (dal 16′ s.t. DABO 6: fa bene l’ostruzionista nella propria trequarti e recupera molti palloni, poi ha cuore per proporsi e proporre azione, anche se non ha granchè piedi buoni.)

Allenatore PIOLI 6: quando la squadra vince una partita rocambolesca ed importante come questa, l’allenatore ha dei meriti soprattutto per non far diminuire la concentrazione dei suoi giocatori. La difesa conosce un periodo di condizione calante e diventa sempre pericolosa l’azione degli avversari. I cambi che fa sono discutibili, perchè calciatori come Dabo non hanno ben presente la loro posizione precisa. Questa volta (memore forse della partita precedente) non ha tolto Muriel, sempre il più difficile da marcare per i clivensi e, forse, è stata una delle decisioni che hanno portato alla vittoria.

ARBITRO Sig. CHEFFI 5,5: ha dimostrato che il VAR è diventato un elemento fuori controllo, capace di decidere senza una vera obiettività, delle sorti di una partita ed inoltre applicato con rigidità verso squadre di bassa classifica e con leggerezza dalle “grandi” in poi. Il gol annullato a Giaccherini rappresenta l’eccesso di zelo: Pellissier avrebbe “calpestato” la linea dell’area di rigore… Il rigore per il fallo di Benassi: ineccepibile. Le reti di Chiesa: tutto regolare. Il rigore per il fallo di Gerson, con le braccia quasi conserte, conferma che la legge, in questi casi, non è uguale per tutti.

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