Fiorentina, Gomez rivela: “Felice di essere qui. Mi riprenderò il posto in nazionale”

Negli ultimi tempi si è molto parlato di Mario Gomez, attaccante tedesco della Fiorentina: luci ed ombre hanno avvolto la sua figura professionale, critiche, difese e commenti di ogni sorta hanno circondato la sua persona e le sue prestazioni poco convincenti non hanno fatto altro che destabilizzare l’ambiente ed innescare un circolo vizioso di voci di mercato che lo volevano lontano dalla viola.

Mario Gomez. Fonte: violachannel.tv
Mario Gomez. Fonte: violachannel.tv

Oggi questo periodo decisamente negativo sembra essere stato lasciato alle spalle, la giostra continua a girare e lo stesso Gomez, nel corso di una lunga intervista rilasciata alla “Rai”, ha espresso il profondo vincolo che lo lega alla Fiorentina di Montella ed i motivi che lo hanno spinto a scegliere, tra tante squadre, proprio la viola: La mia scelta è stata Firenze perché il presidente ed i direttori mi hanno detto che qui vogliono costruire una squadra forte: questo è stato il motivo che mi ha spinto a venire qui. La città è molto bella, si vive molto meglio in una città bella rispetto ad una in cui si gioca a calcio e basta, poi si va a casa e non si fa niente: sono molto contento di stare qui”.

L’attaccante della nazionale tedesca scherza e risponde alle domande con disinvoltura e naturalezza, ripercorrendo tappe importanti, parlando dei vari infortuni che lo hanno afflitto nel corso degli ultimi tempi, ribadendo l’importanza di un gruppo squadra compatto e solido e rivelando qualcosa di sé: “Se so parlare il fiorentino? Lo capisco bene, ma non lo so parlare: è già difficile imparare l’italiano e lo è ancora di più parlare il toscano. Qui a Firenze “la casa” si dice “la hasa”. Io fragile? Gioco a calcio come professionista da 10 anni, questo ultimo anno è stato difficile ma prima non ho avuto mai un infortunio, non so se un giocatore con questa vita sia da definire “fragile”. Io capocannoniere viola? Io voglio segnare sempre, in ogni partita anche in allenamento. Alla fine però non aiuta segnare quando non si vince, in questo momento sono molto contento perché questa non è una squadra di un giocatore o di un altro ma siamo un gruppo unito: così si vince qualcosa, così dobbiamo continuare. Io, Salah e Rossi insieme? Non dobbiamo parlare di queste cose perché quando abbiamo parlato di questi argomenti non è mai avvenuto così: aspettiamo, ognuno è concentrato sul suo lavoro e forse alla fine saremo tutti lì”.

A chi gli domanda del suo futuro in nazionale con la maglia della Germania, Gomez ribatte deciso e con l’intensa voglia di tornare in campo per riprendersi qualcosa che fieramente gli appartiene: “La Nazionale? Non mi manca, sono molto realista: sono stato molto tempo fuori, la Germania di oggi ha 40-45 giocatori che il ct sta facendo giocare e che sono in forma. Prima o poi sicuramente mi riprenderò quella maglia”.

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