Sassuolo-Fiorentina 3-3, pagelle viola: anonimato, disperazione, ripresa

Dal “Mapei Stadium” la Fiorentina porta via un punto, un piccolo passo in avanti, in una situazione discretamente critica per la squadra.

Due gol su tre, subiti dai viola, vengono da tiri da lontano, fuori area, senza contrasto da parte dei centrocampisti di Pioli e, nel computo della gara, la Fiorentina non è riuscita a costruire azioni concretamente pericolose, svegliandosi poi negli ultimi 15 minuti.

Fonte: Federico Berni

La gara si può riassumere in quattro fasi: quella di anonimato, in cui non ha espresso gioco; quella di incapacità nella quale ha subito gol dagli avversari che hanno avuto gioco facile e non contrastato; quella della disperazione, quando la gara stava per finire e si intravedeva il pericolo di soccombere nel risultato e nella contestazione dei tifosi; quella della ripresa in cui la fortuna ha arriso alla Fiorentina e il risultato si è raddrizzato.

PAGELLE FIORENTINA

LAFONT 5,5: molti interventi che hanno evitato il gol del Sassuolo, e buon controllo della porta. Ma il primo gol dei neroverdi è dovuto a una sua lenta ripresa dopo intervento di pugno sull’azione precedente.

LAURINI 5,5: ha subito molto la pressione, la velocità e la tecnica di Lirola e Duncan. Si è difeso con caparbietà ma non ha dato contributo positivo alla partita della Fiorentina.

PEZZELLA 6,5: sempre attento, sempre determinato, non molla mai. Sbaglia il posizionamento sul secondo gol del Sassuolo ma è un errore di tutta la difesa. Recupera un pallone importante e subito dopo effettua un assist fondamentale per Mirallas che realizza il gol del pareggio.

MILENKOVIC 5,5: farsi espellere per proteste quando la squadra è in superiorità numerica e la gara è in salita, è una leggerezza da principiante e da immaturo. Gioca sempre sul limite della correttezza e, anche nel ruolo di centrale, non brilla.

BIRAGHI 6: fa quello che può, un compitino non difficile ma senza spunti interessanti.

BENASSI 6,5: il migliore in campo della Fiorentina. Ha giocato a tutto campo, talvolta è stato un po’ spreciso e sprecone ma ha dato il suo contributo, realizzando anche un gol.

GERSON 5,5: non sempre lucido, non sempre vincente sui contrasti, non sempre preciso nella finalizzazione dell’azione  (dal 31′ s.t. MIRALLAS 6,5: entra e resta quasi nascosto all’azione, contribuendo solo a sostenere la manovra. Segna un gol importantissimo, da attaccante vero, che gli vale la sufficienza piena)

VERETOUT 6: un lottatore, un uomo da contrasto e non da costruzione. Fa la diga e l’inventore ma non è veloce e non è sempre lucido per impostare.

EDIMILSON FERNANDES 5,5: non arriva alla sufficienza perchè ha giocato a rincorrere l’avversario ed ha subito la manovra e la voglia di Sensi & Co. Ha tenuto la posizione ma non si è messo in mostra nell’ultima parte della gara.

PJACA 4,5: corre e spazia da una parte all’altra del campo cercando di dare una mano ma è un giocatore che manca alla manovra della squadra, è l’uomo in meno, e non ha per nulla inciso su nessuna azione di attacco  (dal 1′ s.t. CHIESA 5,5: ha sostenuto la manovra e lottato molto ma si è visto poco e non ha fatto la differenza)

VLAHOVIC 5,5: pur con tutto l’impegno, non è un calciatore che può giocare da prima punta in una squadra di serie A  (dal 5′ s.t. SIMEONE 6: entra carico della sfiducia dei sostenitori e degli addetti ai lavori, e realizza un gol facilissimo nella esecuzione ma importante per rimettere in discussione la partita. Corre al suo solito modo ed è sempre “di peso” quando porta via l’uomo allargando gli spazi)

Allenatore PIOLI 5,5: un pareggio in extremis non fa cambiare l’opinione sul suo modo di allenare la Fiorentina. Squadra senza schemi di gioco e lenta nella manovra, mai imprevedibile e incapace di cambiare ritmo. A livello di preparazione atletica ci sono molti limiti evidenti di tenuta sia fisica che mentale. La squadra non sa mettere in difficoltà l’avversario e se ottiene un risultato, lo fa più per caso, che per capacità.

ARBITRO Sig. CHIFFI 6: per i due gol della Fiorentina si interpella al VAR, senza, peraltro, gesticolare in tal senso.  Cartellini facili in finale di partita.

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