A tutta tattica – Encomio dell’allenatore normale

Quanto sono i presidenti di Serie A con il vizietto dell’esonero facile? Parecchi: subito il pensiero va al vulcanico Zamparini (che quest’anno rischia seriamente di affossare il Palermo in Serie B), a Cellino, soprattutto la mente vola a un altro protagonista di A: Enrico Preziosi. Quanti allenatori ha cambiato dopo aver esonerato Gasperini? Tanti, troppi evidentemente. Ad ogni modo, rendersi conto di un errore e rimediare permette quantomeno di limitare i danni. E’ la cosa accaduta con Ballardini: nonostante una bella salvezza, Prezioni la scorsa stagione decise di non riconfermarlo, preferendogli Malesani. Le cose non sono andate poi così bene, e diversi allenatori si sono succeduti sulla panchina dei grifoni; fino a questa stagione, in cui, dopo De Canio e Delneri, Preziosi ha richiamato l’ex allenatore di Lazio e Cagliari a portare il Genoa verso una tranquilla salvezza.

 

Fonte: Soccermagazine (C)
Fonte: Soccermagazine (C)

Ballardini ha fatto un buon lavoro, dando gioco e solidità ad una squadra che l’anno scorso ha preso una montagna di gol. Nessuna pozione magica di Panoramix. Serenità, difesa a 3, due attaccanti di cui una punta e un trequartista. Il buon lavoro del mister emerge subito, quando si vede Borriello tornare a difendere come fosse un terzino, quando Bertolacci, ai margini nella prima parte di stagione, diventa titolare e autore di buone prestazioni. L’efficacia delle direttive del mister si vede quando la solidità e la coralità del gioco esaltano il talento dei singoli, che meglio rendono quando sono posti nel loro ruolo naturale.

Ancora, il perfetto allenatore che subentra in corso si vede quando riesce a rigenerare dei giocatori che sembrano aver perso la strada, magari cucendogli un nuovo ruolo addosso. Il caso è quello di Vargas, che nasce terzino a Catania, diventa esterno alto a FIrenze ed ora, a Genova, viene reinventato intermedio di centrocampo.

Il 3-4-3 è la nuova moda della Serie A, forse solo il Milan sta facendo bene utilizzando la più “classica” difesa a quattro. Per carità, ogni allenatore ha le proprie idee su  quale sia il modo migliore di schierare una squadra, ma avere la furbizia di capire verso che direzione tira il vento può essere il segreto per ben figurare. L’esperienza del Genoa di questa stagione è significativa in questo senso.

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