Milito saluta il calcio e ricorda l’Inter: “Lì ho vissuto momenti indimenticabili”
Ora è finita per davvero, Diego Milito ha detto stop, ha salutato il calcio in grande stile e si prepara a nuova fase della sua vita.
Il Principe ha giocato ieri la sua ultima partita con la maglia del Racing Avellaneda, il suo primo club, il suo primo amore. Un match ricco di emozioni e di festa per l’attaccante argentino che si è fermato a 37 anni dopo una grandissima carriera, soprattutto in Italia, a cui hanno partecipato anche molti ex neroazzurri; tra cui Javier Zanetti, Samuel e Toldo.
Tante le emozioni per Milito che ha così commentato: “Realizzo il mio sogno: lasciare il calcio con la maglia del Racing. Voglio ringraziare tutti i club europei in cui ho giocato”. In Europa ha vestito le maglie di Genoa, Saragozza e Inter, prima di tornare in patria, nella squadra che lo ha lanciato e con cui ha vinto anche un campionato.
Il vecchio continente è stato importante per lui: “Il Genoa mi ha portato in Europa facendomi conoscere al grande calcio e i tifosi mi hanno trattato sempre benissimo”. Ma è sopratutto a Milano che Milito, el principe, ha vissuto gli anni migliori, diventando Re, nella notte di Madrid, impossibile non pensare ai neroazzurri quindi: “L‘Inter? Ho vissuto momenti indimenticabili: ho ricevuto tantissimo affetto dalla gente nerazzurra. Non potrei mai dimenticarli in un giorno come questo”.
Milito è stato un giocatore sopraffino, un bomber di razza, capace di imporsi e fare la differenza ovunque, lottare mai pago, che fece il suo esordio in Italia nel 2005, nel Genoa, segnando ben 33 reti. Dopo una “pausa” al Saragozza, nel 2008 è nuovamente al Genoa con cui realizza 24 reti in 31 presenze.
Poi la svolta, Mourinho lo chiama all’Inter e per Milito arriva la stagione perfetta, che lo incorona re e lo ascrive tra i migliori attaccanti in circolazione: 30 gol in una stagione perfetta, con tanto di marcatura in ogni finale stagionale, dalla Coppa Italia alla finale Scudetto, per arrivare alla magica doppietta del Bernabeu, contro il Bayern Monaco nella finale di Champions.
Lascia quindi alla grande, Diego Milito, soddisfatto e ripagato da un grande carriera. Questo vero e proprio bomber ha appeso le scarpette al chiodo con la consapevolezza di aver dato e ricevuto tanto da questo sport che lo ha reso grande, festeggiando in un’altra di quelle serate che, difficilmente, dimenticherà.