Rottura tra Suning e Sabatini: ecco cosa sta succedendo

Giornata movimentata in casa Suning. 

Javier Pastore. Fonte: Philippe Agnifili (flickr.com)

Dopo la risoluzione contrattuale di Fabio Capello con il Jiangsu Suning, Walter Sabatini potrebbe lasciare l’Inter. Due situazioni che, a quanto emerso, non dovrebbero essere collegate tra loro.

Andiamo per ordine. L’ex allenatore di Milan, Juve e Real è arrivato sulla panchina del club cinese l’11 giugno 2017, raggiungendo una sofferta salvezza con un club che ha saputo valorizzare attraverso le idee e il grande lavoro. La nuova stagione non è iniziata nei migliori dei modi: 3 punti nelle prime 3 gare, anche se qualche infortunio di troppo avrebbe compromesso le prestazioni dei suoi. La decisione, però, è stata presa; tanto che i rappresentati dell’allenatore sarebbero giunti in Cina per concordare la fine del rapporto lavorativo.

Altra scossa, invece, quella di Walter Sabatini. Secondo un’indiscrezione riportata da La Gazzetta dello Sport nella sezione Gazzamercato, il dirigente nerazzurro avrebbe rischiesto la risoluzione del contratto da qualche settimana. Il puzzle si potrebbe comporre facilmente: tante promesse dalla dirigenza cinese, poche certezze e troppi blocchi sulle scelte nei periodi di calciomercato. Di Maria, Sanchez, Nainggolan e Vidal erano i nomi che aleggiavano sulla Pinetina durante il periodo estivo. Nessuno è arrivato con il malcontento del popolo nerazzurro, in attesa del super colpo di fine sessione. Malessere che è stato piano piano appianato dalla buona partenza dell’Inter in campionato, con un trend che non avrebbero immaginato in molti. Tutto è stato rinviato a dicembre, quando lo stesso Sabatini aveva dichiarato:

“Alla Roma bisognava gestire il mercato con oculatezza così come bisogna fare all’Inter. Siamo tranquilli, in sintonia con l’allenatore sulla volontà di fare qualche innesto. Teixeira e Ramires? Stiamo valutando la situazione dei ragazzi del Jiangsu, è ancora tutto da definire. Pastore? Ho un feeling con tutte le cose belle della vita, compresi i giocatori forti”. 

Sarà un nulla di fatto, nonostante sia Ramires che Pastore avrebbero sposato la causa nerazzurra, grazie anche all’appoggio dello stesso Sabatini. Come ha riportato la stessa Gazzetta, si è arrivati alle dichiarazioni di febbraio:

“Paletti del fair play finanziario a parte, Suning non ha mai condizionato le nostre scelte: la responsabilità esclusiva dei risultati della squadra è dei professionisti che hanno operato. Presto andrò a Nanchino per rendere conto alla proprietà, ma prima di tutto è al popolo interista che bisogna rendere conto. Mi sembra giunto il tempo della sintesi alla quale nessuno si può sottrarre. Una sintesi brutale da adottare nello spogliatoio, in campo e in sala stampa, ma anche negli uffici di Corso Vittorio Emanuele II”.

Si è parlato di responsabilità, di tirare le somme attraverso una sintesi che sarà brutale: sarà questo il punto che provocherà la rottura?

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