Il segreto dei rigori di Balotelli: nessuna infallibilità, ecco come parare i suoi tiri dal dischetto

Milan-Napoli. È il 76′, Balotelli adagia sul dischetto bianco la sfera, pronto a segnare il ventiduesimo rigore consecutivo fra i professionisti.

Come sempre il numero 45 parte, marmoreo ed incrocia. Di fronte non ha un portiere qualunque, di fronte c’è Pepe Reina che, altrettanto imperturbabile, fino all’ultimo non batte ciglio, per poi allungarsi sulla sua destra e deviare fuori dallo specchio il pallone. Mani sulla faccia per l’ex Inter e City, gioia incontenibile per lo spagnolo ex Liverpool. Ma è stato davvero un miracolo inspiegabile quello del numero uno azzurro? No, non proprio. Premettiamo: l’abilità di SuperMario di calciare i rigori è indiscutibile, nessuno vuole sminuire la classe del ragazzo nato a Palermo. Eppure, con un po’ di attenzione, si potrebbe capire come parare un penalty al precisissimo Balotelli. La tendenza del numero 9 della Nazionale è quella di tirare alla sua sinistra, come successo ieri sera e come successo in ben 16 casi su 21. Una predisposizione all’incrocio, dunque, che viene evidenziata anche dal suo rallentare prima di calciare: quando succede, il portiere dovrebbe buttarsi alla propria destra. È incredibile, anche, la capacità di leggere persino il minimo movimento del portiere, purché esso ci sia: se infatti il portiere riesce a rimanere immobile, tuffandosi all’ultimo istante, è più facile indovinare il lato su cui tuffarsi: l’hanno capito Hart, Sorrentino ed ovviamente Reina, gli unici in grado di azzeccare la traiettoria del missile di Mario. Ah, e scordatevi magie e numeri: nessun fronzolo per Balotelli, l’importante è segnare. Per questo difficilmente potremmo vedere l’attaccante azzardare un cucchiaio, mossa ben più ragionata, che sconfesserebbe la filosofia balotelliana di leggere i movimenti del suo avversario dal dischetto. Fare come Pepe Reina: forse si può, almeno ci si può provare.