Gattuso: “Non siamo ancora una grande squadra, fastidio al flessore per Higuain”

Gennaro Gattuso ha parlato nella conferenza stampa di vigilia di Empoli-Milan. 

Higuain - Fonte immagine: Кирилл Венедиктов, soccer.ru - Wikipedia
Higuain – Fonte immagine: Кирилл Венедиктов, soccer.ru – Wikipedia

Diversi i temi affrontati: dall’ultima sfida contro l’Atalanta alla prossima con l’Empoli, in programma domani alle ore 21:00. Il mister ha delineato il problema chiave di questo Milan: “Quando non ci sentiamo a nostro agio vengono fuori i problemi. Dobbiamo essere meno belli, ma più concreti”. La squadra si impegna con grande professionalità, secondo quanto riferito dallo stesso allenatore, tutti fanno quello che vuole Gattuso. Altrimenti l’intervento è dietro l’angolo, come è stato per Kalinic l’anno scorso. Di seguito le parole del mister, dopo la diretta live della conferenza pubblicata sulla pagina ufficiale di Facebook del club rossonero.

Su Bonaventura – “Con un cognome brasiliano avrebbe avuto più valore. Se sta bene, può fare anche quantità, sa stare nella sua posizione”. 

Su Higuain – “Domani lo valutiamo, ha il flessore che gli dà fastidio”

Su Milan-Atalanta – “Si è spenta la luce, in 25 minuti abbiamo subito 2 tiri in porta. Dobbiamo giocare anche su caratteristiche che non ci piacciono, quando non siamo a nostro agio vengono fuori i problemi”.

Sul miglioramento –  “Come migliorare? Parlando un po’ di più, con la palla in mano dobbiamo fare quello che sappiamo fare”. 

Sulla paura – “La paura subentra quando cominci a fare qualcosa che inizia a pesare. Si sa che dopo un po’ dobbiamo cambiare il modo di giocare, quando facciamo qualcosa che non ci appartiene, andiamo in un campo che non conosciamo. Dobbiamo migliorare su questo aspetto qui. Ma non ho parlato di paura, non è nemmeno corretto parlarne per questo gruppo qui. Non faremmo delle cose dal 1′, ma ognuno di noi poi fa qualcosa in meno. Quello che dobbiamo migliorare è questo”.

Il mio lavoro – “Io non ho studiato per fare lo psicologo, sono un allenatore. Certo che se conosco un calciatore e parecchi di loro li conosco, devo andare alla ricerca di non farli deprimere. Devo fargli fare qualcosa in più perchè quello che si fa non sta bastando. Come Hakan che se sbaglia 2-3 palloni pensa di non saper fare nulla, ma invece devo fargli capire che non deve deprimersi per questo. Oggi bisogna lavorare su questo”. 

Su Empoli – “Non vado alla ricerca della gara perfetta. Sarà una partita difficile, loro sono una squadra che sa palleggiare. Non voglio la partita perfetta, ma voglio vincere”. 

Su Cutrone – “Cutrone è il primo giorno che si allena con la squadra, ha fatto lavori personali prima. Quando c’è un problema alla caviglia i problemi sono i cambi di direzione, li ha superati. Per noi averlo o non averlo cambia”. 

Sul Milan bello da vedere, ma con pochi punti – “Oggi non siamo una grande squadra. Giochiamo bene, ma abbiamo tanti difetti da correggere. Abbiamo poco tempo. Quando Leonardo dice che dobbiamo cambiare la mentalità, ha ragione. Dobbiamo cercare la vittoria anche con qualcosa che non ci appartiene. Bisogna metterci la testa e la malizia qualche volta in più. Per l’età che abbiamo, per le qualità dei giocatori, possiamo diventare una squadra che può infastidire le altre. I nostri difetti non li possiamo correggere in poco tempo. Ci devo mettere qualcosa in più a livello personale”. 

Su mancanza di leader nel Milan – “Non mi manca un leader. Dopo facciamo giri di discorsi che non hanno nessuna logica. Se contro l’Atalanta non si fosse subito quel gol, nessuno avrebbe fatto discorsi strani e si sarebbe parlato di una grande prestazione. Romagnoli, per la sua età, è già avanti. Biglia è un leader taciturno. Dobbiamo riuscire a mettere assieme tutte queste cose. Higuain ce l’ha la leadership, Reina ce l’ha da tanti anni. Bisogna che tutti questi lavorino assieme. Nei momenti di difficoltà dobbiamo parlare un po’ di più. Le mie colpe? Un allenatore che ha buon senso si prende le colpe”. 

Sulla via – “In questo momento non c’è bisogno di schiaffoni o capocciate. C’è bisogno di capire le due fasi di gioco. Semplice dirlo a parole, bisogna capirlo bene. Quando non abbiamo palla dobbiamo sentire un brutto odore e capire cosa fare, essere più compatti”. 

Su Caldara – “Ha un inizio di pubalgia. In questi giorni sa meglio, nessuna lesione”. 

Su Suso – “Non farà gol, ma metterei la firma se facesse due assist a partita, i gol li fa fare agli altri. I gol arriveranno. Cragno a Cagliari gli ha preso il tiro con l’unghia”. 

Sulla partita con l’Atalanta – “Zapata dell’Atalanta faceva inserimenti grazie alle sue giocate. Vero che se si va a vedere il peso dell’attacco dei bergamaschi è cambiato da primo e secondo tempo. L’anno scorso a tratti dicevate che giocavamo in contropiede. Quest’anno, per come vogliamo giocare, vogliamo creare azioni. Il problema è che non ragioniamo da squadra ad un certo punto, pensiamo che facciano gli altri”. 

 

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