Milan, ha parlato Bonucci: “Mi sento in discussione, risponderò sul campo”

Leonardo Bonucci ha parlato nella consueta stampa pre gara.

Bonucci - Fonte immagine: Clément Bucco-Lechat
Bonucci – Fonte immagine: Clément Bucco-Lechat, Wikipedia

In vista della sfida di domani contro il Rijeka in Europa League, il capitano del Milan ha risposto alle domande dei giornalisti. Tanti i temi trattati, come altrettanti sono quelli emersi nelle ultime 72 ore in casa rossonera. La sconfitta contro la Sampdoria ha lasciato tanti con la bocca aperta, ma Bonucci si è dimostrato pronto a caricarsi sulle spalle la squadra con le critiche annesse per dare una svolta alla situazione, già da domani sera.

Come riportato da Milanews.it, il difensore ha parlato a tutto tondo circa il momento attuale che sta vivendo personalmente e assieme ai suoi compagni. Mi sento in discussione, non sono contento delle mie ultime prestazioni, ma sono pronto a rispondere sul campo. Questo può essere il riassunto del discorso di Bonucci ai giornalisti accorsi alla conferenza.

“Le ultime 72 ore sono state intense, a Genova è successo quello che non doveva succedere. Sono carico per migliorarmi. Continuo a vivere di fame e stimoli. Siamo una squadra nuova ed è normale che si poteva inciampare in situazioni scomode. Giocare ogni tre giorni è diverso che una volta a settimana. Ricaricare la mente è fondamentale“.

Domande mirate anche sul modulo che ha fatto tanto discutere nelle ultime, ormai famose, 72 ore: Il 3-5-2 non è stato deciso per me. Tanti dicono che ho fatto bene alla Juventus da centrale nei 3, ma in Europa abbiamo giocato a 4, all’Europeo 2012 ho giocato a 4 e al Bari ho giocato a 4. Io sono a completa disposizione dell’allenatore e del CT per ogni modulo”.

Da leader indiscusso, Bonucci è diventato subito un capro espiatorio delle ultime deludenti prestazioni del Milan. La sua risposta è stata chiara: “Sapevo gli oneri e gli onori venendo qui. Non mi sento il capro espiatorio. Mi sento in discussione e questo accende dentro di me, e dentro ognuno di noi, quel fuoco che serve per non avere alibi intorno e dare il 100% di noi stessi”.

Di agevole nella vita non c’è nulla, come ha giustamente ribadito il capitano rossonero.  Dobbiamo trasportare sul campo quelle cose e migliorare, anche grazie alla competizione in allenamento. Questo è stato il segreto che ha portato la Juve a vincere negli anni, in un gruppo che dava tutto in campo e in allenamento. Sono sicuro di aver imparato tanto dai quei campioni e devo metterlo a disposizione dei miei nuovi compagni. Il gruppo si formerà in poco tempo ed arriveranno dei grandi risultati”.

 

 

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